Non potranno mettere piede a Realmonte nè avvicinarsi alla Scala dei Turchi per almeno tre anni i due favaresi accusati di aver imbrattato la riserva naturale la notte fra il 7 e l’8 gennaio. Il questore di Agrigento, Rosa Maria Iraci, ha firmato il foglio di via obbligatorio, per la durata di tre anni, nei loro confronti.
I due indagati sono stati individuati in meno di 48 ore dai carabinieri di Agrigento, coordinati dal maggiore Marco La Rovere. Sono Domenico Quaranta, 49enne già noto alle forze dell’ordine, e Francesco Geraci, 47 anni, incensurato. In particolare, Quaranta, convertitosi all’Islam, nel 2002 fu condannato a 16 anni per attentati terroristici alla metropolitana di Milano. Diede infatti fuoco a una bombola di gas alla fermata del Duomo, per fortuna senza causare feriti. Fu inoltre condannato anche per altri episodi simili. Tra questi, l’esplosione di una bombola di gas sui gradini del Tempio della Concordia, nella Valle dei Templi.
Secondo i carabinieri della compagnia di Agrigento, Quaranta e Geraci avrebbero voluto denigrare con coscienza e premeditazione la Scala dei Turchi. L’obiettivo sarebbe stato quello di colpire uno dei luoghi simbolo, candidato a patrimonio dell’umanità Unesco. Non un semplice raid vandalico. Piuttosto una sfida alle istituzioni.