È finita in tragedia per un osteopata romano di 42 anni, Antonio Muredda, l’escursione domenicale in montagna. Il professionista, molto conosciuto e apprezzato nella Capitale era nello staff della nazionale di basket paralimpica. L’uomo era in compagnia di un amico. Erano stati a pranzo in un ristorante del posto. Poi la passeggiata, una delle tante che Muredda amava fare nel week-end. Quasi sempre insieme allo stesso amico e, a volte, anche al suo pitbull. Improvvisamente l’osteopata è scivolato sul pendio erboso, non ghiacciato e ormai neanche più coperto dalla neve. È rotolato dalla cresta a valle, fin quasi sulla strada che porta verso il comune di Micigliano. Giù per duecento metri lungo un dirupo nella zona del Monte Elefante, al Terminillo. Nessun appiglio a cui aggrapparsi per mettersi in salvo,
L’uomo ha sbattuto più volte contro le rocce affioranti e le conseguenti lesioni gli sono state fatali. A dare l’allarme l’altro escursionista, rimasto sotto choc subito dopo l’accaduto. Il quarantaduenne è deceduto praticamente sul colpo e a nulla è servita l’imponente e immediata mobilitazione dei soccorsi messa in campo da Finanza, Soccorso alpino, Polizia, 118 e Vigili del fuoco, intervenuti con l’elicottero per il recupero del corpo.