I contagi in Sicilia da Covid-19 continuano a crescere e il rientro per la scuola superiore slitterà. Nella giornata di mercoledì confronto tra il Comitato Tecnico Scientifico, l’assessore Razza e Lagalla.
Il rientro degli studenti, previsto per lunedì 11 gennaio, slitterà almeno di un’altra settimana; in questi giorni verrà monitorata la situazione, ma è probabile che nelle scuole superiori la didattica a distanza andrà avanti fino alla fine del mese di gennaio.
Intanto, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando si dice pronto a chiudere le scuole comunali, dato il vertiginoso aumento dei contagi anche nel capoluogo.
“Siamo nuovamente nella situazione di qualche mese fa, quando fui costretto a sospendere un provvedimento già pronto ancorché di dubbia legittimità per le scuole di competenza comunale. La scuola è importante, certamente, ma non possiamo per questioni di principio provocare una strage. Lo stesso vale per le attività economiche per le quali torniamo a chiedere interventi adeguati. Non è inoltre accettabile continuare a bloccare la capacità dei Comuni di rendere servizi essenziali per vincoli e limiti di spesa che altri paesi europei hanno sospeso e che in Italia continuano a essere vigenti. Non sono tollerabili impuntature di burocrazie di Palazzo che sembrano vivere fuori dalla attuale realtà. Se è emergenza si adottino provvedimenti di emergenza che tutti gli altri paesi europei hanno già adottato. Non vi è più tempo da perdere”. Queste le parole del primo cittadino di Palermo.
Nel giorno dell’Epifania in Sicilia registrati 1.692 nuovi casi su 9.767 tamponi. Sono 1.350 i guariti e 29 nuove vittime. La provincia più colpita Palermo 485, seguono Catania 449, Messina 207, Siracusa 193, Agrigento 73, Trapani 82, Caltanissetta 91, Ragusa 61, Enna 51.
“La crescita dei tamponi non è inattesa, è il risultato di comportamenti che tutti abbiamo avuto modo di rilevare. Documentati anche da alcune immagini arrivate dalle nostre città. Da un lato, fortunatamente, si nota un’incidenza non critica dei ricoveri ospedalieri; dall’altro è opportuno prevedere concrete azioni contenitive parametrate alla situazione”. Lo ha dichiarato l’assessore alla Salute Sicilia Ruggero Razza.