Affermare che la scuola stia davvero iniziando per tutti, a quanto sembra in Sicilia è un eufemismo. Basta ascoltare le parole di Giuseppe Profita, padre di due ragazze che “preferisco definire fragili – tiene a precisare – , perchè disabile è semmai una politica che non capisce determinate esigenze. Non avere la possibilità di potere disporre dell’assistenza igienico personale è uno dei tanti paradossi di una regione che non si fa mancare niente”.
“Una figura importantissima – prosegue il signor Profita intervistato da PalermoLive – , ancor più in tempo di pandemia, soltanto per aiutarli a recarsi in bagno. Una figura che, venendo a mancare, non può essere sostituita dai bidelli perchè non adeguatamente formati a svolgere determinate mansioni. Ogni anno, ahimè, si presenta il solito problema. Un diritto negato in quanto, per usufruire del servizio, il ragazzo interessato deve essere provvisto di una sorta di green pass, il cosiddetto UVM (Unità di valutazione Multidimensionale ndr). In sostanza, soltanto nei casi più gravi si può usufruire dell’assistenza igienico personale, altrimenti dovrà farsene carico la scuola, come se esistessero disabilità di serie A e B. E comunque, ad oggi, anche per i casi più gravi questo genere di assistenza non viene garantita, con il risultato di costringere tanti giovani meno fortunati a rimanere a casa.”
Rimarca il problema una mamma, anch’essa presente a Piazza Pretoria nel corso della manifestazione di stamattina. “Come ormai avviene ormai da parecchi anni i servizi ai disabili sono continuamente interrotti. Una diatriba puntuale, con i disabili che continuano a rimanere a casa a causa di un rimpallo di competenze tra Regione, città metropolitane ed enti locali. Nonostante nell’ultima finanziaria sia stato approvato l’articolo 41, che garantisce le somme per avviare i servizi migliorativi integrativi e aggiuntivi, le città metropolitane stanno facendo il contrario di tutto. Chiediamo che agli assistenti igienico personale specializzati, circa 2000 in tutta la Sicilia, venga garantito il lavoro. Ne va della serenità dei ragazzi disabili e delle loro famiglie. Altrimenti diventano inutili i proclami fatti in tv dai nostri politici, volti ad augurare un buon anno scolastico a tutti gli studenti”.
LE FOTO (Foto, servizio e montaggio a cura di M.Sardo)