Scuole, ad Agrigento restano chiuse: oggi nuova assemblea dei sindaci siciliani

Il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, ha prorogato la chiusura delle scuole di un’altra settimana, nonostante la sentenza del Tar. Sindaci siciliani di nuovo in assemblea oggi per decidere se e come fare ripartire le lezioni in presenza

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Ad Agrigento le scuole restano chiuse. Arriva una nuova ordinanza del sindaco Francesco Miccichè che dispone la chiusura di tutti gli istituti scolastici e proroga la didattica a distanza per una settimana.
Miccihè tira dritto, nonostante la sentenza di ieri del Tar che ha sospeso l’ordinanza precedente, uguale a quest’ultima. La decisione è stata presa dopo che è scattata la zona arancione in città.

I cittadini che avevano fatto ricorso al tribunale amministrativo contro la prima ordinanza stanno già preparando una nuova impugnazione. Avrebbero inoltre intenzione di presentare un esposto al Prefetto e alla Procura “affinchè – dicono – il sindaco non ritenga di essere fuori dallo Stato italiano”. 

Scuole, nuova assemblea dell’Anci Sicilia

L’Anci Sicilia ha convocato, per oggi pomeriggio alle 15, un’assemblea di tutti i sindaci della Sicilia. In videoconferenza, per fare il punto sull’evoluzione della pandemia e sull’andamento dei contagi. Tra gli argomenti ci sarà anche quello della riapertura di tutte le scuole da lunedì 17 gennaio. Come ribadito ieri dalla Regione.
Nell’ultima assemblea di mercoledì scorso, la maggior parte dei sindaci decise per la chiusura, tanto che ogni primo cittadino dispose propria ordinanza di sospensione delle lezioni in presenza nel territorio di competenza. Da discutere ci sarà anche il caso dei 149 Comuni in zona arancione, per i quali sarebbe possibile far scattare la Dad.
Si attende oggi di capire cosa decideranno i sindaci, se seguire la linea della Regione e del governo nazionale e dunque sancire il rientro in classe da lunedì oppure no.

“L’incontro – si legge nella nota dell’Anci Sicilia – servirà a fare le necessarie valutazioni sulla la situazione in atto. Anche in considerazione del fatto che, già da ieri, 149 comuni siciliani sono soggetti a provvedimenti restrittivi anti- COVID e altri potrebbero aggiungersi nelle prossime ore”.