Secondo Carlo Freccero a Mariupol bombardamenti finti e donne attrici

L’ex direttore di Rai 2 afferma che il bombardamento dell’ospedale pediatrico a Mariupol è finto, una fake news, solo propaganda. In quel bombardamento è morta una donna e il suo bimbo

 

 

 

La commissione “Dubbio e precauzione”, composta da Carlo Freccero, Massimo Cacciari, Giorgio Agamben e Ugo Mattei, fino ad ora si è a lungo occupata di Covid. Con risultati e affermazioni spesso  discutibili. Adesso ha organizzato un nuovo incontro, dal titolo “Dal coprifuoco pandemico al coprifuoco della ragione”.  Essendo ormai al termine  lo stato di emergenza,  la Commissione ha rivolto la sua attenzione alla guerra in Ucraina. Ospitando anche Alessandro Orsini, attualmente al centro di tante polemiche.

Carlo Freccero, a proposito del conflitto in atto, ha fatto delle gravi affermazioni. L’ex direttore di Rai2 e componente del consiglio d’amministrazione dell’azienda televisiva di Viale Mazzini, nel corso dell’incontro della  “Dupre” ha detto: «Sappiamo che esiste materiale prodotto a scopo propagandistico. Ed un buon esempio è il bombardamento dell’ospedale pediatrico a Mariupol con la sua influencer incinta», riferendosi  alle foto scattate dopo che alcuni razzi sono stati lanciati su un ospedale, che secondo i russi ospitava gli uomini del Battaglione Azov.  Nelle foto si vedevano alcune donne incinte  immortalate sulla barelle con le pance scoperte e le magliette fatte a pezzi dalle macerie.

«L’INFLUENCER INCINTA» CITATA DA FRECCERO È MORTA

Nelle ore immediatamente successive al bombardamento,  si è potuto constatare che non c’era stata,  per fortuna, la strage che le esplosioni  lasciavano presagire. Per questo motivo  Freccero e gli altri componenti della “Commissione dubbio e precauzione” hanno pensato bene di bollare come “fake news” la distruzione dell’ospedale pediatrico. In particolare, quando  l’ex direttore di Rai2 ha rilasciato l’imbarazzante dichiarazione, ha citato anche l’“influencer incinta”. Quella donna che è morta a causa dei bombardamenti, e con lei il bimbo che portava in grembo. 

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