Ucraina: è morta con il suo bambino la donna incinta salvata a Mariupol

La donna in gravidanza che scappava dai bombardamenti dell’ospedale di Mariupoli era diventata il simbolo della guerra in Ucraina. Purtroppo per lei ed il suo bambino non c’è stato nulla da fare

È morta insieme al suo bambino la donna incinta che era stata fotografata distesa su una barella ferita e in gravi condizioni mentre veniva evacuato l’ospedale nella città ucraina di Mariupol. Lo riferiscono i media internazionali. La foto in pochi minuti aveva fatto il giro del mondo , ed era diventata il simbolo della guerra e dei bombardamenti contro i civili. La donna, dopo l’attacco russo era stata trasportata d’urgenza in un altro ospedale, e i medici avevano tentato di salvarle la vita. Ma aveva il bacino schiacciato. I dottori hanno fatto nascere il bambino, tramite taglio cesareo, che però non mostrava segni di vita, ha spiegato il chirugo Timur Marin. Si è poi cercato di salvare la madre, ma anche lei è deceduta.

I RUSSI: «A MARIUPOL MESSINSCENA MEDIATICA»

La propaganda russa aveva sostenuto che l’ospedale non funzionasse più da tempo come struttura sanitaria ma fosse in realtà utilizzato come base da combattenti ucraini. A sostegno della tesi erano state usate le immagini di un’altra donna incinta fotografata nell’ospedale di Mariupol, Marianna Podgurskaja, una nota blogger ucraina: per Mosca le immagini della ragazza erano invece parte di una «messinscena mediatica». La blogger, fotografata con il pigiama a pois mentre scendeva le scale tra le macerie. ha partorito la sera del 10 marzo, dando alla luce una bambina.

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