Speculazione sul grano: la farina costa meno, ma i prezzi di pane e pasta salgono

Anche dopo una settimana di prezzi del grano in calo, rincari per pane e pasta. Situazioni paradossali da città a città, con notevoli differenze di prezzo

I costi del pane e dei prodotti da forno potrebbero aumentare

Il grano tenero finalmente sembra aver arrestato la sua corsa. Nell’ultima settimana ha perso quasi il 10%. Per quasi il 70% in Italia arriva dall’estero, in particolare da Russia e Ucraina. Eppure il prezzo di pane e biscotti pare sia destinato a salire ancora: anche tra il 15% e il 30%. Il paradosso è che a subire rincari a doppia cifra sia anche un prodotto come la pasta. Per essa viene utilizzato per lo più grano duro importato dal Canada, Usa, Messico o altre parti di Europa. Non certo dall’Ucraina, al massimo dal Kazakistan, dove un blocco c’è. Questo tipo di grano nell’ultima settimana ha mantenuto quotazioni piuttosto stabili.

E invece la pasta è aumentata. Secondo i dati di Assoutenti e quelli del Mise,  il costo medio della pasta in Italia è vicino ai due euro. Ma a Cagliari il prezzo è di 4,7 euro al kg, seguita da Sassari con 3,35. Il prezzo supera i 3 euro al kg anche in altre 7 città: Bergamo, Brescia, Genova, Grosseto, Macerata, Perugia e Pescara. Mentre, per contro,  i prezzi medi più bassi si trovano a Messina con 1,86 euro al kg.

AUMENTO PREZZO MATERIE PRIME, CARO ENERGIA, E SPECULAZIONE

L’impazzimento dei prezzi in atto da settimane, è dovuto all’aumento delle materie prime, che si mescola con il caro energia conseguente agli effetti della guerra. Ma, a quanto pare, l’esplosione di alcuni prezzi, compresi quelli della benzina, è dovuta anche a manovre speculative azzardate. Che spingono i prezzi ogni oltre ragione. Sulle pratiche commerciali scorrette, per stanare i cosiddetti “furbetti” è già scattato il faro dell’Antitrust e quello del Mise, oltre l’interesse delle Procure e della Guardia di Finanza. Paradossale, ad esempio,  anche la situazione del pane. Il prezzo del grano tenero la scorsa settimana è calato dell’8,5%. Non così il costo del pane, che in media in Italia ha mantenuto il prezzo medio di circa 3,2 euro al kg. Ma, come nella pasta,  anche nel pane si verificano situazioni paradossali da città a città. A Ferrara un chilo di pane fresco può costare fino a 9,8 euro, poco più di Forlì (fino a 9 euro al kg). Carissima anche Venezia, dove si arriva ad una quotazione massima di 8,5 euro. I listini superano i 6 euro/kg in numerose altre città, da Milano a Bari, passando per Ancona, Macerata, Bologna, Bolzano, Modena, Reggio Emilia,  Trento e Udine. Le province più economiche sono Napoli, con un prezzo massimo di 2 euro al kg, Cosenza 2,5 euro, e Benevento 2,65 euro al chilo.