Un selfie con la Santuzza: dodici sagome artistiche in piazza Bellini

Le opere resteranno nel chiostro del Monastero fino al 4 settembre

Un esperimento giocoso, che sembrava costruito per i bambini e i social addicted, e che invece è diventato in poche ore un nuovo modo di interagire con l’immagine della Santuzza tanto amata dai palermitani. Ieri in piazza Bellini (e da oggi nel chiostro del monastero di Santa Caterina) dodici sagome artistiche che invitano, da uno dei lati, a scattare un selfie della propria immagine sullo specchio, con il “cuore” stilizzato di Rosalia ad altezza persona; e dall’altro, reinterpretano l’iconografia classica della patrona secondo i linguaggi di quattro artisti. La nuova installazione artistica Rosalia Speculum Meum è stata ideata da Stefania Morici. Si basa sulle opere di Sergio Caminita, che firma nove delle sagome, e di Alberto D’Asaro, Sonja Quarone e Vincenzo Sorrentino. Il progetto ha il supporto della Ecclesia Panormita e del complesso abbaziale di Santa Caterina; organizza Arteventi, con la collaborazione di FDR architetti di Danilo Reale e il supporto tecnico di HAFA.

Quest’anno il Festino ha rinunciato alla spettacolarizzazione ritrovando la sua essenza più autentica – spiega padre Giuseppe Bucaro, direttore dell’Ufficio beni culturali dell’Arcidiocesi -. E su questa linea nasce anche questa idea di rispecchiarsi in Santa Rosalia. Negli anni in cui tutto il mondo si fa i selfie, noi offriamo la sagoma della santa come sfondo, rivisitata in chiave contemporanea, per avvicinare sempre più il popolo dei giovani”.

Ognuno degli artisti ha pensato una sua Rosalia. Dalla Santuzza gioiosa e pop di Sergio Caminita alla santa colorata e ammantata dalle parole della preghiera di Alberto d’Asaro. Passando per la Rosalia liquida di Sonja Quarone fino alla giovane mistica di Vincenzo Sorrentino.

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