La separazione coniugale è un percorso di grande sofferenza: il dovere di un avvocato

La prima cosa che si sente dire quando si inizia a parlare di diritto di famiglia è una citazione di metà novecento “la famiglia è un’isola che il mare del diritto può solo lambire” (Jemolo). L’auspicio è che una volta costituito il nucleo familiare lo Stato debba intervenire il meno possibile.

L’ipotesi di una crisi coniugale però impone che vi siano delle linee guida entro le quali le parti possano muoversi e se è possibile sentirsi tutelate nel momento di sofferenza. La fine di un matrimonio è la crisi di un progetto e crea inevitabilmente tanta sofferenza.

IL RUOLO DELL’AVVOCATO

Il dovere degli operatori specializzati – e mi riferisco prima di tutto agli avvocati – è quello di ridurre il contenzioso ed indirizzare le persone ai percorsi che possono limitare la sofferenza. Oltre a creare le migliori soluzioni possibili nel rispetto delle persone e soprattutto nel migliore interesse dei minori. Non è sempre facilissimo. Le persone vengono da noi cariche di rabbia, dispiacere, senso di impotenza… Ma il primo dovere di un difensore è quello di evitare di portare le persone in giudizio, nella consapevolezza che un accordo, anche non perfetto, è meglio di una “vittoria” dopo anni di causa.

Avvocato
Avvocato Alessandra Maniscalco Basile

Sappiamo anche che quando le parti trovano delle soluzioni concordate, sono costrette a dei passaggi difficili, come quello di presentarsi in Tribunale per il tentativo di conciliazione imposto dalla legge. Anche qui il dovere dell’avvocato è quello di proporre delle soluzioni meno invasive come il ricorso alla negoziazione assistita. Questo istituto introdotto nel 2014, anche in materia di famiglia, cerca di portare le questioni familiari fuori dalle aule giudiziarie.

Con l’aiuto degli avvocati, il cui ruolo e la cui preparazione nella specifica materia è assolutamente centrale, i coniugi troveranno e ratificheranno gli accordi che consentiranno di regolare il futuro della vita della famiglia. Saranno gli avvocati ad informare le parti dei loro diritti, dei loro doveri, e saranno sempre gli avvocati a tentare la conciliazione della coppia. Gli accordi raggiunti vengono consacrati in un accordo che sarà sottoposto alla valutazione della Procura per il necessario nulla osta o autorizzazione senza che le parti, le persone in realtà, debbano svolgere ulteriori dolorosi passaggi.

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