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Settimana di Pasqua in zona rossa: da oggi in Italia più restrizioni

In Italia inizia la settimana di Pasqua, una festa che sarà caratterizzata dalla zona rossa in tutto il Paese sabato 3, domenica 4 (Pasqua) e lunedì 5 aprile (Pasquetta). Da oggi, lunedì 29 marzo, però diverse regioni entrano nella fascia ad “alto rischio” con maggiori restrizioni, come previsto dall’ordinanza del Ministro della Salute Roberto Speranza; si tratta di Toscana, Calabria e Valle d’Aosta. Queste regioni si vanno ad aggiungere a Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, Veneto e la Provincia autonoma di Trento.

La Puglia, invece, ha deciso di passare alla “zona rossa rafforzata” già da sabato 27 marzo fino al 6 aprile. Orari ridotti, in particolare, per alcuni dei negozi a cui è consentita l’apertura nel corso della giornata; l’attività commerciale è consentita fino alle 18, esclusi negozi di generi alimentari, punti di carburante per autotrazione, di combustibile per uso domestico e per riscaldamento, edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie.

Tutte le altre regioni, compresa la Sicilia fino a venerdì saranno in zona arancione per poi da sabato e per tre giorni diventare area ad “alto rischio”.

ZONA ROSSA: I DIVIETI E LE RESTRIZIONI

Chiusi parrucchieri, barbieri, centri estetici, centri commerciali e tutti i negozi non essenziali. Restano aperti alimentari, farmacie, parafarmacie, edicole e tabaccai, negozi di elettronica, ferramenta e negozi per bambini.

Per quanto riguarda bar e ristoranti è consentita la consegna a domicilio. L’asporto è consentito fino alle 22 mentre per i bar fino alle 18; vietata la consumazione ai tavoli, al bancone o davanti i locali stessi.

Le scuole di ogni ordine e grado rimarranno chiuse fino al 6 aprile. Dopo le festività Pasquali, come annunciato dal premier Draghi, è prevista in tutte le regioni la riapertura di nidi, asili, elementari e prima media.

Rimangono chiusi in tutta Italia teatri, musei, palestre e piscine. Consentita l’attività motoria all’aperto in forma individuale nei pressi della propria abitazione, mantenendo almeno un metro di distanza dalle altre persone e indossando la mascherina. Si può svolgere attività sportiva all’interno del proprio Comune, in forma individuale e all’aperto, mantenendo la distanza interpersonale di due metri. Sarà inoltre possibile lo svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (es: centro sportivo), entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza. 

FOTO D’ARCHIVIO

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Redazione PL