“La Sicilia in 17 sillabe”, la poesia haiku di Fabrizio Corselli

Pubblicata da Edizioni della Sera, l’opera racconta i colori, gli odori e la natura dell’ isola

Fabrizio Corselli ritratto da Anna Fici

Bellezza e semplicità come antidoti alla frenesia incontrollabile di tutti i giorni, alle ossessioni e alle nevrosi urbane.

La Sicilia in 17 sillabe“, dell’autore palermitano Fabrizio Corselli, si rivolge agli amanti della poesia e a coloro che vogliano sperimentare emozioni letterarie insolite, attraverso le modalità espressive proprie dell’haiku , termine giapponese che indica un componimento brevissimo, caratterizzato da soli tre ku (versi).

L’opera, pubblicata da Edizioni della Sera (http://www.edizionidellasera.com/) è una silloge di poesie haiku e non solo: protagonista assoluta è la Sicilia, raccontata con sinteticità e immediatezza, “esplorata” dall’angolo visuale di uno sguardo essenziale e diretto.

La silloge poetica è stata pubblicata nel 2020 da Edizioni della Sera

L’ OPERA

Il sostrato che fa da sfondo all’intera raccolta è legato alle esperienze personali dell’autore. Un vero e proprio diario di viaggio, che si configura come un percorso sensoriale ben definito all’interno della Sicilia. L ‘isola diventa così un modello ineccepibile di colori, odori e sensazioni: l’autore ne contempla i luoghi più disparati, dal bosco alla città. C’è spazio anche per l’osservazione delle stagioni che cambiano, o per i particolari: le minuscole creature che animano la vita di uno stagno presso gli spazi dell’Orto Botanico di Palermo, per esempio.

Nel racconto di Corselli – tradotto in inglese da Simona Vitale– non manca il riferimento alla grande tradizione dei Pupi armati e dei Cantastorie e alla ricchezza gastronomica del territorio, rappresentata dalle arancine e dalla cassata.

L’opera è divisa in sette sezioni: Sud, Tradizioni, Mediterraneo, Sapore antico, Fra Cielo e Mare, Scirocco, Paradisi naturali.

STILE E CONTENUTI

A dispetto del titolo, “La Sicilia in 17 sillabe” presenta testi poetici composti secondo le regole estetiche del genere haiku al netto, però, di qualsiasi forma di rigidità compositiva. E al tempo stesso, senza snaturare le regole proprie del genere.

L’ opera riprende dunque i dettami propri dello haiku, però l’esperienza personale si distacca dagli schemi: lo spirito zen, i concetti di hosomi (semplicità) e karumi (visione fanciullesca), l’amore per il bello e l’attenzione per gli eventi naturali.

Elementi che conducono lo haijin, ovvero il poeta di haiku, a scandagliare il reale con grande profondità, con occhio analitico e poetico al contempo.

Ne vengono fuori immagini delicate, leggere e sottili, alle quali fanno da contraltare parole vivide e di grande forza espressiva.

“Ho scelto di inserire testi di più ampia varietà formale – spiega Fabrizio Corselli – così come il senryu, breve composizione giapponese simile allo haiku”.

L’autore si distacca dal computo metrico effettivo, optando per un approccio tipico del processo di traduzione. Ciò consente al lettore, di rimando, un’esperienza più vicina possibile a quella dello haiku. Grande accuratezza nella scelta dei testi, all’insegna di una ratio selettiva fondata sulla qualità, oltre che sulle nozioni di sensibilità e bellezza.

Il tema per eccellenza del genere scelto è la natura, declinata anche attraverso la quotidianità: in quest’ottica, anche la semplice caduta di una foglia autunnale nella Valle dei Templi assume i caratteri di una commozione lirica genuina e vibrante.

Una prova letteraria non indifferente, che aggiunge un ulteriore tassello al pregevole percorso compiuto ad oggi in qualità di autore.

IL GENERE HAIKU

“Ho potuto strutturare nel tempo, oltre all’esperienza – afferma – una serie di considerazioni sulla diffusione dello haiku, soprattutto in merito all’immediatezza e alla forza espressiva”.

“Un tipo di esperienza – precisa – che mi ha portato a considerarlo, congiuntamente ad altri generi similari, come una forma poetica fruibile sia da un pubblico semplice che smaliziato e pretenzioso“.

“Lo haiku – aggiunge – è un componimento di antichissima tradizione, nato in Giappone nella seconda metà del XVII secolo, ma rappresenta oggi un genere a dir poco moderno”.

E capace di suscitare un forte interesse da parte della critica, oltre che una diffusa curiosità presso gli studiosi e, più semplicemente, i lettori occidentali. Qualità e caratteristiche che ne hanno determinato l’inserimento nei programmi scolastici, anche in Italia.

CENNI SULL’ AUTORE

Nato a Palermo nel 1973, Fabrizio Corselli lavora in campo editoriale come editor e consulente letterario. Collabora con il regista Gigi Borruso e con diversi laboratori teatrali.

Ha diretto la Collana “Hanami” presso Edizioni della Sera di Roma ed è maestro di canto della spada, arte di narrazione orale con la spada.

Fabrizio Corselli (a destra) con il regista Gigi Borruso

Opera in qualità di tutor formativo per l’epica orale e l’improvvisazione in ambito lavorativo e turistico, soprattutto per ciò che concerne l’attività formativa nei ruoli di cantore di spada e storyteller.

Attivo come coreografo di bladedancing , vanta collaborazioni con note personalità dello spettacolo: Pietro Pignatelli, Sabina Galasso, Liliana Cosi, Gaetano Lo Monaco Celano.

 A partire dal 2008 ha lavorato presso la Scuola Primaria e dell’Infanzia di Milano come operatore educativo.

All’interno del proprio mandato ha realizzato diversi progetti sulla poesia e sulla narrazione orale per bambini.

Dal 2004, è docente di composizione poetica e di storytelling presso associazioni, librerie e scuole, nell’ambito di eventi e fiere.

   La sua attività di epic storytelling e di recupero della tradizione orale antica, nonché quella di “Canto della Spada”, è stata inserita all’interno del libro “Epic continent – Adventures in the Great Stories of Europe” a cura dello scrittore inglese Nick Jubber. 

Nel 2011 è stato l’autore del primo poema fantasy pubblicato in Italia, dal titolo “Drak’kast – Storie di Draghi”, a cura di Edizioni della Sera.

E, nel 2018, del poema breve a carattere epico “Moria – Canti dalla Terra di Mezzo”, a cura di Eldalië, con il patrocinio della “Società Tolkieniana Italiana”.

Tra le altre pubblicazioni, figurano “Diario di un Libertino” (ErosCultura Edizioni, 2020); “Bjorn – Saga dei Regni del Nord” (Brè Edizioni, 2020); “Baccanali – La Grande Caccia” (Brè Edizioni, 2018); “Terra Draconis – Cronache dei Regni di Andrara” (Brigantia Editrice, 2016); “Nibelung e il Cigno Nero” (Linee Infinite Edizioni, 2015, prefazione di Liliana Cosi).

*foto copertina di Anna Fici