Sicilia in giallo dopo due mesi di bianco, ma già si parla di arancione
Sicilia in zona gialla perché è la regione peggiore d’Italia. E l’Istituto Superiore di Sanità avverte: rischiate l’escalation in 30 giorni
Dopo poco più di due di zona bianca, la Sicilia torna ad avere le limitazioni imposte dalla zona gialla. Da più parti viene ripetuto che per i cittadini ci saranno eccessivi disagi, ma non si può negare una una pericolosa perdita di immagine. Che potrebbe avere riflessi negativi sulla ottima stagione turistica. Non solo. La Cabina di regia ha inserito l’Isola in una classificazione di «rischio epidemiologico moderato» rispetto al resto del Paese, ma «ad alta probabilità di progressione». Per questo l’Istituto Superiore di Sanità ha lanciato di fatto un allarme: nei prossimi 30 giorni la Sicilia rischia una escalation verso la zona arancione. E purtroppo potrebbe essere una eventualità reale, considerando che tutti i parametri più importanti dell’Isola sono tutti in rialzo. E non solo come incidenza settimanale del virus e i tassi di saturazione ospedaliera, ma anche la velocità di contagio (Rt), la variazione dei casi sintomatici e i nuovi focolai. Sono indicatori che, rispetto al precedente report, sono passati, rispettivamente, da 1,16 a 1,22, da +22,5% a +34,2%, e da 1081 a 1499.
MUSUMECI STA PREPARANDO CONTROMISURE
Nello Musumeci, informato da Roma, ha attribuito il passo indietro della Sicilia al combinato disposto di due fattori, sottolineando che questo passo indietro è una conseguenza dell’intensa propaganda contro il vaccino e dell’ingente flusso di turisti. Ed ha annunciato che sta preparando contromisure: «Valuterò se estendere a tutti i comuni sotto i parametri di immunizzazione, a prescindere dalla diffusione del contagio, la mia ordinanza sulla vaccinazione nei 55 centri più esposti, che resta operativa. Non si può subire ancora l’egoismo di una minoranza di cittadini».
PROVVEDIMENTI PER UN CENTINAIO DI PAESI
Per cui è probabile che nelle prossime ore ci saranno novità. Il provvedimento recentemente varato, quello che ha disposto il giallo in 53 comuni e l’arancione a Niscemi, Barrafranca , Vittoria e Comiso, potrebbe estendersi. E coinvolgere, a cascata, tutte le aree dove l’incidenza dei vaccinati sulla popolazione è inferiore al 70%, ossia, più o meno un centinaio di paesi. L’obiettivo è raggiungere il fatidico target del 70% di immunizzati. Attualmente si aggira intorno al 55,7%, davvero troppo basso