La Sicilia rischia un lockdown simile mese di marzo. quindi una zona rossa con ulteriori restrizioni. A dare conferma di questa ipotesi sono i dati forniti dal report fondazione Gimbe, con l’incidenza degli attuali positivi in netto peggioramento nella settimana dal 7 al 13 aprile. Infatti sono saliti a 506 i casi per 100 mila abitanti di persone attualmente positivi al Covid-19. L’incremento in percentuale è del 9,3% rispetto alla precedente settimana.
I dati in Sicilia non migliorano, anzi. Nell’ultimo bollettino del 14 aprile i nuovi contagi sono stati 1.542 su 29.503 tamponi processati, con una incidenza del 5,2% per effetto dell’elevato numero di tamponi. La Regione, da diversi giorni, è terza per numero di contagi giornalieri. Palermo ha il record di contagi in un giorno ed è la provincia più colpita dell’isola.
La pressione ospedaliera nel capoluogo è alta: al “Civico” e al “Cervello” di Palermo e all’ospedale di Partinico i reparti Covid sono pieni. Alcuni pazienti nell’attesa di essere ricoverati sono stati trasferiti all’ospedale di Petralia Sottana dove però vengono accolti soltanto i malati a bassa intensità di cura.
Il Cts regionale nelle scorse ore ha chiesto proprio per Palermo il “lockdown totale”; la gente in giro è tanta e la zona rossa attuale viene percepita come arancione o gialla e i controlli sono pochissimi. A dare forza al pensiero del Cts anche le parole del commissario straordinario Emergenza Covid di Palermo, Renato Costa. “La gente è stanca e la zona rossa non funziona più – dice -, non basta più. L’unico provvedimento drastico che può abbassare davvero i contagi sarebbe il lockdown. Non sto dicendo che lo voglio o che lo suggerisco, dico solo come stanno le cose“.
Palermo peggiore provincia per contagi in Sicilia, Costa fa il punto della situazione: “Stiamo aprendo nuovi posti letto disponibili al Policlinico e stiamo completando all’Utir del ‘Cervello’ quelle postazioni che dovevano essere ristrutturate con i flussi di ossigeno. Non sono necessari adesso, ma potranno diventare preziosi. In forma del tutto empirica, per quello che osservo, dovremmo essere giunti al plateau e speriamo di cominciare a scendere”.
La situazione critica in Sicilia, con rischio lockdown è dato anche dal rallentamento della campagna vaccinale nell’isola. La Regione Siciliana risulta agli ultimi posti nella somministrazione delle dosi anti Covid nell’ultima settimana. Adesso, però, sembra che la situazione sia in ripresa come confermato dallo stesso Costa. Nelle scorse ore è arrivato un carico con 16 mila dosi Pfizer e stanno ricominciando ad aumentare le somministrazioni di AstraZeneca.