Sicilia, uccisa dal figlio di 15 anni: Procura chiede rinvio a giudizio per il minore

La donna è stata assassinata il 25 luglio scorso nella sua abitazione

madre

La Procura per i minorenni di Catania ha chiesto il rinvio a giudizio del 15enne reo confesso dell’omicidio della madre, Valentina Giunta, 32 anni, uccisa il 25 luglio scorso nella sua abitazione. L’udienza si terrà il prossimo 23 gennaio davanti al Gup Rosalia Castrogiovanni.

Il giovane in tale sede potrà fare richiesta di accesso al rito abbreviato. La famiglia della vittima è parte lesa, assistita dall’avvocato Salvo Cannata.

Uccisa nella sua abitazione per mano del figlio

Dopo un lungo interrogatorio davanti al Gip del Tribunale per i minorenni, Maria Agata Russo, il ragazzo aveva confessato il delitto durante l’udienza per la convalida del fermo per omicidio volontario. Il Gip, accogliendo la richiesta della procuratrice Carla Santocono, aveva emesso un’ordinanza cautelare.

La Procura aveva sottolineato l’emergere di gravissimi elementi indiziari a carico del 15enne. Secondo le indagini di polizia, il delitto sarebbe “maturato in ambito familiare”; in particolare, secondo l’accusa, il figlio non avrebbe accettato la decisione della madre di lasciare la casa e allontanarsi col fratellino più piccolo lontano dal loro quartiere, San Cristoforo, e dalla famiglia dell’ex compagno della donna.

“L’ordinanza del Gip – aveva evidenziato la procuratrice Santocono dopo la convalida del fermo – cristallizza la ricostruzione della condotta materiale del giovane che negli ultimi mesi viveva con la nonna paterna essendosi determinato a lasciare la casa della madre nonostante la stessa avesse mantenuto un atteggiamento protettivo verso il figlio, a fronte delle ostilità alimentate dalla famiglia del padre, detenuto da tempo per gravi reati, anche contro la persona”.

 

Foto da Facebook Valentina Giunta

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