Da lunedì 10 maggio la Sicilia potrebbe diventare zona gialla. Si conferma la diminuzione dei nuovi e attuali positivi, dei ricoveri, sia nei reparti ordinari che in quelli di terapia intensiva. Nell’ultimo bollettino di mercoledì 5 maggio i nuovi contagi registrati sono stati 782 con l’incidenza su 100 mila abitanti pari a 125, inferiore addirittura alla media nazionale che è di 127.
A rendere incerta la possibilità che la Sicilia possa diventare zona gialla da lunedì e quindi rimanere arancione per un’altra settimana, è la presenza di diversi comuni siciliani ancora in area rossa. Il presidente della Regione Nello Musumeci ha disposto con una nuova ordinanza altre tre zone rosse: si tratta di Bolognetta, Santa Cristina Gela e San Cipirello, tutte in provincia di Palermo. Il provvedimento sarà valido dal 6 al 12 maggio.
Nella stessa ordinanza Musumeci ha deciso di prorogare la zona rossa a Baucina, Belmonte Mezzagno, Giardinello, Mezzojuso, Termini Imerese, Cefalù, nel Palermitano; Gela, in provincia di Caltanissetta; Mineo, nel Catanese; Cerami, in provincia di Enna; Fiumedinisi, nel Messinese; Lampedusa e Linosa, in provincia di Agrigento.
Il monitoraggio della cabina di regia dell’Iss e del ministro Speranza in programma venerdì sarà decisivo per il futuro dell’isola. Se, come da dati, l’indice Rt si è abbassato sotto la soglia 1 secondo la normativa l’isola dovrebbe confermare questo andamento per due settimane di fila. In sostanza, significherebbe ancora zona arancione per un’altra settimana.
A pesare sulla situazione pandemia nell’isola anche la campagna vaccinale che nelle scorse settimane ha fatto registrare record negativi. Negli ultimi sette giorni, però, le somministrazioni sono in crescita e da oggi partono anche le prenotazioni per gli over 50. Inoltre, da venerdì 7 maggi prenderà il via la campagna di immunizzazione nelle isole minori; ad essere vaccinati saranno gli abitanti maggiorenni e i lavoratori stagionali non residenti. L’obiettivo è cercare di garantire un’estate sicura al turismo isolano.