Il contrabbasso di Silvia Bolognesi e le sonorità di Manfredi Clemente protagonisti della serata di lunedì 3 aprile alla Fabbrica 102.
I due artisti si esibiranno a partire dalle 21:00 nell’ambito di “Pietra Lunare”, la rassegna live del bistrot palermitano di via Monteleone 32.
La formula prevede due concerti live da quarantacinque minuti ciascuno a partire dalle 21:00 di lunedì.
A seguire, jam session organizzata da Mezz Gacano e Marco Cappelli.
Solo in occasione di “Pietra Lunare”, all’ingresso di Fabbrica 102 è prevista un’offerta obbligatoria.
Silvia Bolognesi è diplomata in contrabbasso presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Rinaldo Franci” di Siena.
Si avvicina al jazz studiando ai corsi di “Siena Jazz” con Paolino Dalla Porta, Furio Di Castri e Ferruccio Spinetti.
Gli incontri più significativi nella sua formazione musicale sono quelli con William Parker, Muhal Richard Abrams, Lawrence “Butch” Morris, Roscoe Mitchell e Anthony Braxton.
Vincitrice del “Top Jazz 2010”, organizzato dalla rivista “Musica Jazz”, come miglior nuovo talento italiano del genere, nello stesso anno conquista il trofeo “In Sound” per la categoria contrabbassisti.
É leader di diverse band: Open Combo, Almond Tree, Xilo Ensemble, Ju-Ju Sounds, Fonterossa Open Orchestra, Young Shouts e Beast Friends.
Con Young Shouts vince il bando “Nuova Generazione Jazz” nel 2020 e con il loro cd “Alive Shouts”, il traguardo di best record of the month by Bandcamp nell’agosto del 2019.
Nel 2009 forma il trio d’archi Hear In Now con Tomeka Reid al violoncello e Mazz Swift al violino e voce.
Con la stessa formazione, successivamente, completerà il Roscoe Mitchell Sextet per l’omaggio alla musica di John Coltrane.
Nel 2022 in occasione dell’Hyde Park Jazz Festival a Chicago, Hear In Now trio produce un nuovo progetto in collaborazione con il gruppo etiope Gwangwa e gli ospiti Eddie Kwon e Chad Taylor.
Dallo stesso anno fa parte del Roscoe Mitchell Quintet.
A seguire, l’esibizione di Manfredi Clemente, compositore elettroacustico e artista sonoro.
Per anni ha creato suono e musiche per performance e teatro collaborando, fra gli altri, con Johannes Erath, Kor’sia, Maria Vittoria Bellingeri, LOT-EK, Gaetano Costa, Dario Enea di Soggettile Teatro, Marìka Pugliatti, Jacques Bonnaffé, Clémence Kazemi e Marco Giusti.
La sua ricerca si concentra sul concetto di immagine ed ecologia sonora, sulla relazione fra suono e spazio, e sull’uso del suono nell’esplorazione di luoghi, ambienti e memorie.
Manfredi Clemente fa ricorso indistintamente a field e studio recording, feedback analogico e sintesi, abitando tanto la composizione quanto l’improvvisazione radicale e il noise.
Membro del B.E.A.S.T. per svariati anni, è stato artista in residenza per varie realtà indipendenti e istituzionali.
Tra le più recenti: Association “Musiques &Recherches” a Bruxelles, con il supporto di “Culture Moves Europe”, “Châteauvallon-Liberté Scéne Nationale” a Toulon e Association “Apnées” a Grenoble.
La sua musica, eseguita in tutto il mondo, ha ricevuto vari riconoscimenti, incluso il 1° Premio al Concorso “Presque Rien” 2019, il “Banc d’Essai” nel 2018 del GRM in Francia e il 1° Premio del Festival Di_Stanze 2014 tra Italia, Francia e Giappone.
La sua performance per Fabbrica 102 sarà una libera improvvisazione al confine fra noise, ambient e field recording, sposando il caos generato da un sistema di feedback analogico con registrazioni urbane ed extraurbane realizzate negli ultimi anni attraverso l’Europa.
Materiale eterogeneo che crea un nuovo paesaggio, riflettendo sulle possibilità e i meccanismi dell’evocazione, della memoria e della rappresentazione.