Sindrome di Kawasaki tra i bimbi in Italia, tre casi anche a Palermo

La sindrome di Kasawaki, probabilmente connessa al covid 19, colpisce i bambini più piccoli. Si richiede a medici e genitori attenzione e prudenza

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Ritorna la presenza della “sindrome di Kawasaki” tra i bambini più piccoli in Italia. Già nella prima ondata di covid, tra febbraio e maggio, si erano registrati 149 casi, tutti nel nord della nazione. Diversamente ora i casi riscontrati si presentano anche al centro e sud della nazione. In particolare, da ottobre ad oggi sono stati segnalati 36 casi in tutte le regioni. In Sicilia finora 3 casi a Palermo e 2 a Messina. Finora, comunque, non è avvenuto nessun decesso a seguito della sindrome.

MALATTIA DI KAWASAKI E “SIMIL-KAWASAKI”, QUALI SONO LE DIFFERENZE

La malattia di Kawasaki è una vasculite, processo infiammatorio a carico dei vasi sanguigni, che tende a presentarsi in neonati e bambini tra 1 e 8 anni. I sintomi di questa sindrome sono febbre prolungata, congiuntivite e infiammazione mucosa. Altri sintomi potrebbero essere bocca secca, uno stato di debolezza generale, arrossamento o gonfiore delle mani e dei piedi, nonché un aumento di dimensione di alcuni linfonodi. Se la sindrome si presentasse con infiammazioni più accentuate a carico anche di altri organi potrebbe coinvolgere anche il cuore, con conseguente ricovero in rianimazione. In questi casi si parla di sindrome “simil-Kawasaki, e di solito accade più frequentemente ai bambini in età compresa tra 7 e 8 anni.

COME INFLUISCE IL COVID SULLA SINDROME E COME SI PUO’ CURARE

In entrambi i casi, la reazione infiammatoria, nei casi di covid, potrebbe essere da esso provocata o accentuata, seppur il bambino che ne risente spesso è già predisposto o esposto a fattori di rischio. La malattia si può curare con alte dosi di aspirina e di immonoglobuline, e nei casi più gravi, quelli di “simil-Kawasaki”, afferma il dottor Angelo Ravelli, direttore della clinica pediatrica e reumatologia dell’Ospedale Gaslini di Genova, “si interviene anche con il cortisone per endovena ad alte dosi.

I RECENTI CASI DI COMO E LA RASSICURAZIONE DEL PRIMARIO

In queste ore tre bambini residenti nella provincia di  Como sono stati ricoverati all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della battaglia con sindrome di simil- Kawasaki. I bambini sono dell’età di 2, 3 e 5 anni. Si pensa che ci sia una connessione con il covid-19. Due di loro sono stati trasferiti in terapia intensiva pediatrica a Bergamo e Milano, vista la presenza di miocardite, ovvero interessamento infiammatorio del tessuto del cuore. Tuttavia, dall’ospedale di Como, arriva ai genitori un invito alla calma: “Nessun allarme – le parole di Angelo Selicorni, primario di pediatria dell’ospedale di Como – I genitori devono essere attenti a monitorare una serie di campanelli d’allarme che i pediatri di famiglia ben conoscono. Se essi si presentano, è necessario approfondire la situazione con accertamenti mirati e attivare le terapie necessarie“.