Difficilmente passano troppi giorni senza che, per un motivo o per un altro, non si senta parlare di Vittorio Sgarbi. Il grande e fumantino critico d’arte, questa volta è accusato di avere asportato illecitamente una tela. Indagato a Siracusa, è così che risponde ad Adnkronos.“Il quadro prima di tutto non è autentico, e poi non è mio, io non c’entro assolutamente niente. Lo avevo solo in visione, e avevo stabilito che fosse palesemente una copia. Non è un de Boulogne, non è pubblicato da nessuna parte. Questa è un’altra di queste cose fatte contro di me dovute alla mia candidatura a Roma come assessore”. La tela, attribuita al maestro Valentin de Boulogne, il cui valore commerciale è stimato in cinque milioni di euro, è stata ritrovato in un appartamento del deputato nel Principato di Monaco.
In merito al quadro, riportato in Italia il 15 giugno scorso e messo sotto sequestro, Sgarbi aggiunge: “Era una perizia che stavo facendo di un quadro che è stato ordinato per portarlo non so dove, ma è una copia assoluta: non è quello della fototeca Zeri, l’originale sta all’Accademia Chigiana di Siena. L’hanno preso da casa mia perché era stato portato perché facessi una perizia, quindi si tratta di un’accusa assurda. Stavo cercando di verificare la possibilità che il dipinto passasse dallo status di copia allo status di replica, ma era evidente la derivazione dalle altre versioni“.
Infine, il critico d’arte puntualizza:“Sottolineo che l’appartamento del Principato di Monaco dove è stato rinvenuto il quadro non è di mia proprietà, e ignoravo totalmente la destinazione dell’opera una volta effettuata la mia valutazione. Sapevo dovesse andare ad una mostra di antiquariato, ma poi non ho saputo più nient’altro“,