Ancora arresti a Palermo nell’ambito dello spaccio di sostanze stupefacenti. Stavolta, l’operazione è avvenuta nel corso di un normale controllo su strada da parte delle Nibbio, gli equipaggi a bordo di ciclomotore dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.
I poliziotti, a tarda sera, hanno notato un ciclomotore fermo ad un semaforo con due giovani a bordo. Uno di questi era senza casco. La circospezione dei due, unita alla veloce ripartenza allo scattare del verde, hanno portato gli agenti ad ipotizzare che potessero esserci responsabilità ben più gravi dell’assenza del casco.
Così le moto della polizia hanno raggiunto i due giovani e avviato un controllo. I due ragazzi in questione erano due 19enni del quartiere Zisa, che hanno giustificato il loro nervosismo con la preoccupazione per le inadempienze del Codice della Strada. Tuttavia, il controllo ha portato alla luce il reale motivo di tale agitazione.
Dentro il marsupio del conducente, portato a tracolla, c’erano infatti 23 dosi di cocaina e due cellulari. Praticamente tutto il necessario per ricevere richieste di droga e soddisfarle nel più breve tempo possibile. Il giovane ha infatti ammesso che i telefoni servivano a ricevere richieste e a partecipare ad alcune chat. Qui, con frasi più o meno criptiche, sembrava che vi fossero riferimenti allo stupefacente.
Il ragazzo si è assunto l’esclusiva responsabilità della detenzione ai fini di spaccio dello stupefacente. Ha inoltre riferito agli agenti di averlo acquistato poco prima in una zona cittadina periferica con l’intenzione di spacciarlo nel suo quartiere.
Sequestrati la droga e il mezzo, gli agenti hanno arrestato il giovane. Indagini sono ora in corso per risalire alla provenienza e alla destinazione della cocaina.