Giuseppe Spagnolo e il Covid: ecco il cortometraggio volto a sensibilizzare

Il signor Spagnolo tra i protagonisti del cortometraggio dell’Associazione Boccadifalco Pitrè. “Io, finto malato per sensibilizzare sui rischi del Covid”

Quella foto postata sul suo profilo facebook, capace di dividere il popolo dei socialnetwork sull’opportunità o meno di pubblicarla suscitò la più diretta delle domande. “Vuoi vedere che alla fine, il Covid, definito ‘cornuto’ da Giuseppe Spagnolo si è preso la rivincita“? “Come no, ma solo e soltanto nella finzione” ci disse giorni addietro il pensionato palermitano, balzato agli onori della cronaca per l’allegra pasquetta trscorsa in tempo di lockdown sul tetto di uno stabile dello Sperone. Lui, che i problemi (e pure seri) di salute li conosce eccome, mai si sarebbe sognato di negare l’esistenza del virus, anzi. Contattato dall’Associazione Boccadifalco Pitrè ci racconta di essere stato”ben contento di interpretare il ruolo dell’ammalato di coronavirus in un cortometraggio. Ma solo e soltanto dopo avere conosciuto il messaggio che il video intendeva diffondere”.

CONDIZIONATI DALLA PANDEMIA

Già, il messaggio, assolutamente virtuoso in quanto tendente a comprendere i differenti settori della vita fortemente condizionati dalla pandemia. Bimbi relegati in casa, tg monotematici a snoccialare quotidianamente dati di contagi e decessi, e disperazione diffusa. In primis quella di chi a causa del Covid ha perso persone care, ma anche di chi è ormai da tempo costretto a stringere la cinghia causa diminuzione del lavoro. Un commerciante, nel video chiude la saracinesca del suo negozio mentre disperato maneggia le bollette da pagare. Una scena sintomatica del dramma sociale in corso.

“IL NEGAZIONISMO UN ALLEATO DEL VIRUS”

Autori di un altro “corto”, divenuto virale sui social e girato al tempo del deserto in cui il lockdown da Covid trasformò Palermo, è il Presidente dell’Associazione Boccadifalco Pitrè, Nicola Buscemi a spiegarci il messaggio del nuovo lavoro che ha visto la regia di Paolo Salemi. “Ci è sembrato doveroso dare il nostro contributo sull’attuale momento vissuto dalla nostra terra duramente colpita dalla pandemia. Il virus attacca il fisico ma allo stesso modo l’animo di ognuno di noi. L’avere coinvolto il signor Giuseppe Spagnolo, riscontrando la sua disponibilità, è stato per noi importante. Consideriamo infatti giusto riscattare determinate figure, appartenenti alla nostra città, troppo frettolosamente bollate come negative. Il negazionismo, in questo momento di grande difficoltà, non è che uno degli alleati del Covid.”