SPAL – Palermo, le pagelle: Brunori predica nel deserto, Stulac e Saric indolenti e deludenti

Pareggino, classifica bloccata e tante incognite per mister Corini. Non è un buon periodo, anche se potrebbe anche andare peggio

Palermo

Il Palermo racimola un altro punticino contro la SPAL di mister De Rossi. Prestazione ancora una volta in chiaroscuro, ma a decidere è sempre capitan Brunori. Di seguito le pagelle con i migliori e i peggiori rosanero in campo oggi:

SPAL: Alfonso 5 (dal 46′ Thiam 6); Peda 5,5 (dal 46′ Fiordaliso 6), Meccariello 6, Dalle Mura 5; Dickmann 6,5, Murgia 5 (dal 71′ Zanellato 5,5), Esposito (cap.) 6, Valzania 6,5, Celia 6; Rabbi 5 (dal 71′ Rauti 5), La Mantia 5. All.: De Rossi. 

22 Thiam, 2 Fiordaliso, 3 Tripaldelli, 8 Proia, 10 Zanellato, 11 Finotto, 13 Varnier, 14 Zuculini, 18 Arena, 32 Rauti, 37 Maistro, 40 Tunjov.

PALERMO: Pigliacelli 6; Bettella 5, Nedelcearu 5, Marconi 5; Valente 5,5, Segre 5,5 (dal 76′ Saric 4,5), Stulac 4,5 (dal 65′ Broh 6), Gomes 6,5, Sala 6; Di Mariano 6,5 (dal 65′ Vido 5,5), Brunori (Cap.) 7,5 (dall’86’ Soleri sv). All.: Corini. 


I MIGLIORI DEL PALERMO:

Brunori: Pochi guizzi offensivi e pochi tiri in porta. Ma se di mestiere fai l’attaccante e riesci comunque a portare a casa un gol (bellissimo oltre tutto), il tuo l’hai fatto egregiamente. Con Di Mariano l’intesa cresce partita dopo partita, nonostante i limiti globali di una squadra ancora non del tutto affiatata. Altra nota positiva è l’esultanza: questa volta festeggia con i tifosi senza polemiche. 

I PEGGIORI DEL PALERMO:

Nedelcearu-Bettella-Marconi: Partita di grande sofferenza per l’intero reparto difensivo del Palermo. Quando la SPAL attaccava si aveva la costante percezione di un gol imminente. Ed effettivamente sono tanti gli svarioni difensivi che solo miracolosamente non si trasformano in gol per i padroni di casa. Le responsabilità di Bettella sulla rete del vantaggio della SPAL sono evidentissime, ma è l’intero asse centrale a traballare. A Corini l’arduo compito di trovare un rimedio. Rapidissimamente. 

Stulac: Sessantacinque minuti di gioco pressoché impalpabili. È vero, rientrava dal primo minuto dopo un lungo periodo di assenza, ma la voglia di riscattarsi non si è vista. Stiamo ancora cercando di capire che giocatore sia, che tipo di apporto in termini qualitativi possa dare al centrocampo rosanero. In attesa di scoprirlo, Damiani si faccia trovare pronto. 

Saric: Entra e fa più danni della grandine. Come Stulac, spreca l’ennesima opportunità di riscattarsi mostrando in campo un atteggiamento indolente e indisponente ai limiti del dolo. Da pezzo pregiato del marcato e estivo a potenziale esubero per il mercato di gennaio: il passo può essere brevissimo. 

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