Speranza firma l’ordinanza: solo Sicilia e Bolzano restano in zona rossa
La Lombardia, invece, torna zona arancione
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato la nuova ordinanza con cui si modificano gli effetti di quella del 16 gennaio. Solo la Sicilia e la provincia autonoma di Bolzano restano in zona rossa almeno per altri sette giorni.
Nel dettaglio il provvedimento, che sarà in vigore da domenica 24 gennaio 2021, colloca in zona arancione le regioni Lombardia e Sardegna e conferma sempre in area arancione Calabria, Emilia-Romagna, Lazio e Veneto. Rimangono in zona rossa la provincia autonoma di Bolzano e la Sicilia. Restano in zona gialla quattro regioni più la provincia autonoma di Trento. Complessivamente, quindi, la ripartizione delle regioni e province autonome nelle zone gialla, arancione e rossa è la seguente, a partire dal 24 gennaio:
ZONA ROSSA
Sicilia e provincia autonoma di Bolzano.
AREA ARANCIONE
Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Veneto, Piemonte, Puglia, Sardegna, Umbria e Valle d’Aosta.
ZONA GIALLA
Campania, Basilicata, Molise, provincia autonoma di Trento e Toscana.
LA LOMBARDIA TORNA ARANCIONE
Torna in zona arancione, invece, la Lombardia. La decisione, si legge nell’atto, è stata presa “in ragione degli elementi sopravvenuti conseguenti alla rettifica dei dati operata dalla Regione Lombardia ora per allora, come certificati dalla Cabina di regia”.
LE REGOLE DELLA ZONA ROSSA
In zona rossa non è consentito muoversi liberamente nel proprio comune, all’interno del quale ci si può muovere solo con autocertificazione per motivi di lavoro, salute e necessità. Sono previste due deroghe: quella per raggiungere le seconde case e quella per far visita a parenti e amici nel proprio comune, una sola volta al giorno, al massimo in due persone (minori di 14 anni e disabili non rientrano nel calcolo), dalle 5 alle 22. Anche in questi casi è prevista l’autocertificazione. Bar, pasticcerie e ristoranti sono aperti esclusivamente per l’asporto, consentito dalle 5 alle 22, e per la consegna a domicilio senza limiti d’orario. Anche in questo caso, bar senza cucina ed enoteche hanno l’obbligo di interrompere l’asporto alle 18.