Gli Spiritual Front arrivano a Palermo con il loro stile unico, a cavallo tra il pop decadente mitteleuropeo e un sound/visual vintage che si connota per il citazionismo e i continui richiami al cinema autoriale.
Chi volesse ascoltare dal vivo la band romana, potrà farlo giovedì 26 gennaio alla Fabbrica 102.
Il bistrot di via Monteleone, a pochi passi dalle Poste Centrali di via Roma, offre al pubblico un nuovo appuntamento nell’ambito della programmazione live che, ormai da mesi, riscuote grandi consensi.
A salire sul palco, a partire dalle 21:00, sarà la formazione al completo, composta da Simone Salvatore, voce, chitarra e creator della band, Andrea Freda alla batteria e Riccardo Galati alla chitarra.
La band ha al proprio attivo numerosi lavori discografici, centinaia di concerti in tutta Europa e una lunga serie di esperienze live condivise con gruppi e artisti quali Death in June, dEUS, Sol Invictus, The Mars Volta, Brett Anderson e tanti altri.
L’ingresso è libero, fino al raggiungimento dei posti disponibili.
Un romanticismo decadente e nichilista attraversa i testi, in lingua inglese, degli Spiritual Front.
Nell’arco della stessa performance, si alternano ritmi del tango e sonorità pop, atmosfere da ballate western e canzoni che raccontano il tema dell’amore maledetto.
Uno stile unico che fa degli Spiritual Front una band di culto, con un seguito molto vasto: non solo in Italia, ma anche in Europa e altre parti del mondo.
Il pubblico ama l’approccio accattivante e la versatilità della formazione romana, attiva dal 2000.
Nel corso degli anni, la band ha partecipato a rassegne e festivals di grande rilievo internazionale: soltanto per citarne alcuni, Heineken Jammin’ Festival, Wave Gotik Treffen e Summer Darkness.
La vera affermazione arriva nel 2006, con un lavoro discografico che vanta collaborazioni particolarmente prestigiose.
Il terzo album, dal titolo “Armageddon Gigolò”, pubblicato dall’etichetta Trisol, consacra la band tra i gruppi migliori di quell’anno nello scenario della musica alternative.
Gli Spiritual Front divengono una delle realtà italiane più rispettate e conosciute all’estero, anche grazie alla proficua sinergia con musicisti dell’orchestra di Ennio Morricone.
La registrazione di “Armageddon Gigolò” , inoltre, si tiene all’Herzog Studio, lo stesso spazio che il regista Abel Ferrara sceglie per le colonne sonore delle pellicole da lui dirette.
Il legame con la settima arte è una costante della band: i testi, infatti, omaggiano frequentemente il cinema internazionale, citando Martin Scorsese e Rainer Werner Fassbinder.
Non a caso, tra le compilations alle quale la band ha partecipato, figura il tributo a Pier Paolo Pasolini.
In tema di musiche da film, anche gli Spiritual Front hanno partecipato, con il loro contributo artistico, a numerosi corti d’autore, alla serie “Las Vegas” e al film “Saw II- La soluzione dell’enigma”, con la canzone “The Gift of Life”.
Un altro anno importante è il 2009: gli Spiritual Front, infatti, sono stati l’unica band italiana a ricevere l’invito allo show televisivo tedesco “Rockpalast”.
Una trasmissione musicale leggendaria, che ha visto sul palco nomi quali Oasis, Smiths, Faith no more e Maxïmo Park.