Nel 2003, con la legge Sirchia, ci fu la grande stretta che eliminò nei luoghi chiusi la promiscuità tra chi fumava e chi invece doveva subire il fumo passivo. Adesso per i fumatori sta per arrivare una nuova ondata di divieti che puntano a ridurre al minimo possibile i posti in cui si potranno fare due tiri.
Limitazioni che valgono per le sigarette ma anche per le e-cig, le sigarette elettroniche. Come anticipato dalla Stampa, i tecnici del ministero della Salute guidato da Orazio Schiacci stanno definendo gli ultimi dettagli alla bozza che prevede, tra gli altri, il divieto di fumare ai tavoli all’aperto di bar e ristoranti. Ma non solo. Lo stop comprenderà anche le fermate all’aperto dei mezzi pubblici, che siano autobus, tram, treni e traghetti. Lo stop al fumo riguarderà anche i parchi, dove in presenza di bambini e donne incinte dovrà essere rispettata una distanza minima di due metri. Ma l’ipotesi ancora in piedi è che il divieto possa scattare in modo più generale per gli spazi verdi urbani.
Per bar e ristoranti potrebbero essere predisposti spazi all’aperto separati per fumatori e non. A patto, però, che il locale abbia una superficie sufficiente per mettere in pratica questa suddivisione. Anche la legge Sirchia aveva previsto per i locali pubblici al chiuso delle aree riservate ai fumatori, ma nel corso degli anni quelle stanze sono state sempre meno utilizzate dai clienti, che man mano hanno apprezzato la riconquistata libertà di poter mangiare senza restare appestati dal fumo di sigaretta, fumatori compresi. Secondo quanto prevede la riforma del ministero, quelle stanze che ancora resistono in alcuni aeroporti e altri locali sono destinate a sparire. Così come dovrà sparire ogni tipo di pubblicità diretta e indiretta dei prodotti per lo svapo, così come previsto già da tempo per le sigarette.
Per i fumatori più incalliti che non vorranno rispettare i nuovi divieti, le multe saranno le stesse già previste per i fumatori nei luoghi chiusi, a partire quindi da 275 euro, con lo sconto del 50% per chi paga entro due mesi. In particolare per i ristoranti e bar, non sarà compito dei gestori sanzionare i clienti. A loro però resta il diritto di chiamare la polizia locale o le forze dell’ordine in caso di mancato rispetto dei divieti.