Strage di Licata, morto suicida anche il fratello killer
L’uomo si trovava all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta dopo essersi sparato un colpo di pistola alla tempia
E’ morto Angelo Tardino, l’uomo che ha ucciso stamattina il fratello Diego, la cognata Alexandra Ballacchino e i nipotini Alessia e Vincenzo, in via Rieti a Licata, in provincia di Agrigento. A comunicarlo alle forze dell’ordine sono i medici del Sant’Elia di Caltanissetta. L’uomo si trovava ricoverato nel nosocomio dopo essersi sparato un colpo di pistola alla tempia, braccato dai carabinieri dopo l’atroce delitto commesso.
Conclusa la tac, i medici attendevano l’esito del tampone ma poco prima dell’arrivo di quest’ultimo, intorno alle 12.34, Tardino è deceduto. I medici non hanno fatto in tempo a condurlo nel reparto di rianimazione.
La strage di Licata, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe frutto di un profondo dissidio tra due fratelli, Angelo e Diego. I due litigavano infatti da tempo perché si contendevano i confini di un terreno nelle campagne di Licata. Entrambi operavano nel settore agroalimentare di coltivazione ortaggi e avevano creato due aziende diverse ma confinanti.
Già nei giorni scorsi c’erano state discussioni abbastanza accese. Poi l’ultima lite, quella sfociata nel sangue. L’uomo stamattina si è recato in casa del fratello e lo ha ucciso. Poi avrebbe cercato la cognata e i due nipoti per casa per uccidere anche loro. A quanto si apprende, il corpo del più piccolo, Vincenzo, è stato ritrovato sotto il letto, avvolto da una coperta. Forse l’undicenne aveva tentato disperatamente di nascondersi.