“Ho fatto una cazzata”. Così Elio Arnao, l’ultimo dei giovani indagati per lo stupro di gruppo a Palermo ai danni di una 19enne.
“Nessuno di noi pensava si trattasse di una violenza. Sapevamo che la ragazza in passato avesse fatto queste cose. Lei stessa ha indicato il percorso da fare per non farsi vedere dal suo ragazzo. Ci ha portato lei al Foro Italico e ha indicato i due con cui iniziare. La situazione è poi degenerata. È stato un errore, un grave errore”.
“Dovevo andare via, non dovevo restare. Non mi sono reso conto di quello che stava accadendo”, così Samuele La Grassa, uno dei sette indagati con l’accusa di violenza sessuale di gruppo. Inizia a ‘sfaldarsi’ sotto le domande del GIP il branco accusato dello stupro avvenuto lo scorso sette luglio, a Palermo. Anche La Grassa, così come Christian Maronia, ha ribadito di non conoscere la ragazza e di non avere avuto, insieme ad Angelo Flores, rapporti sessuali con la vittima.