“Abbiamo fatto una cosa sbagliata. Cioè l’hanno fatto, l’hanno fatto i ragazzi”. Sarebbero queste le parole pronunciate da Angelo Flores durante l’interrogatorio di garanzia.
Flores, il conoscente della 19enne palermitana vittima della violenza, colui che ha ripreso la violenza con il suo cellulare per poi cancellarlo, sminuisce il suo ruolo. Il ragazzo adesso si trova in carcere così come gli altri sei indagati per lo stupro di gruppo avvenuto lo scorso 7 luglio al Foro Italico di Palermo.
“Ero lì, non stavo facendo assolutamente niente perché sinceramente ero sconvolto. Sette ragazzi sopra una ragazza… sinceramente poteva essere anche mia sorella”. Così avrebbe dichiarato Flores, continuando ad affermare che la ragazza “li avrebbe provocati”, proponendo lei stessa rapporti sessuali con i ragazzi, facendo i nomi degli altri presenti.
Flores dichiara anche che ad un certo punto la 19enne si sarebbe sentita male, urlando dal dolore, e che avrebbe provato ad aiutarla chiedendole se avesse bisogno di qualcosa. Versione che non coincide affatto con quanto raccontato dalla vittima.
La vittima verrà ascoltata il 3 ottobre prossimo. La ragazza parteciperà all’udienza (non è ancora certo ma molto probabilmente in videoconferenza) fissata per l’incidente probatorio chiesto dalla Procura di Palermo. All’udienza potranno partecipare anche i sette ragazzi accusati dello stupro di gruppo, attualmente tutti in carcere.