Super Green pass, De Luca pronto a bloccare lo Stretto di Messina

Per il sindaco di Messina Cateno De Luca il Super Green pass vìola la continuità territoriale non solo della Sicilia, ma anche della Sardegna e di tutte le Isole

Nei giorni scorsi il Sindaco di Messina Cateno De Luca, aveva chiesto una deroga per quanto riguarda l’obbligo di Super Green Pass per i trasporti nello Stretto e nei collegamenti con la Calabria e le Isole minori, in vigore dal 10 gennaio 2022. Lo aveva richiesto nel corso di una conferenza stampa, dicendo: «Questa norma viola il principio di continuità territoriale ed è inammissibile. Invito il governo a concedere una deroga per dare il tempo ai cittadini che non sono ancora vaccinati di poterlo fare». Ma fino ad oggi non c’è stata nessuna risposta. E stamattina, dagli approdi privati della Caronte & Tourist, il primo cittadino messinese ha rilanciato la sua richiesta, ma questa volta condendola con una minaccia.

DE LUCA VUOLE BLOCCARE LO STRETTO DI MESSINA

«Se lo Stato non cambierà la normativa che disciplina il Green Pass per attraversare questi tre chilometri di mare ─ ha detto De Luca ─, domenica 16 gennaio, alle 10, chiuderemo noi lo Stretto di Messina. Invece che farlo bloccare surrettiziamente da questa norma. Siamo in attesa di sapere nelle prossime 48 ore ─ ha aggiunto ─. Cioè se il governo con i suoi ministri competenti accetterà le nostre proposte. E quindi evitare a chi non è vaccinato di restare sequestrato da una parte o dall’altra dell’area metropolitana». I l primo cittadino messinese ha spiegato che il Super Green pass in questo caso vìola la continuità territoriale. Non solo della Sicilia ma anche della Sardegna e di tutte le Isole. Abbiamo già spiegato che in questo momento i siciliani sono sotto sequestro. E’ una anomalia che va modificata urgentemente non solo per garantire l’attraversamento ma anche per scongiurare effetti tragici che questa norma sta generando per la salute pubblica».

PROVVEDIMENTO TRANSITORIO

Cateno De Luca ha anche chiarito di aver chiesto allo Stato di apportare delle variazioni alla legge come amministrazione. A suo dire serve un provvedimento transitorio, che tenga conto della tempistica dei protocolli sanitari tra il primo vaccino, il richiamo e la terza dose. Ed ha specificato, infine: «Qui non c’entra la polemica “No Vax e Sì Vax”. Io sono per la vaccinazione ma per una legge definitiva che obblighi tutti a vaccinarsi e che costringa lo Stato a prendersi la responsabilità di qualunque evenienza».