I tassisti palermitani: “Una soluzione ci sarebbe ma il Comune glissa”

Il tassista Carmelo Cintura a nome del settore: “Nonostante i tanti problemi causati dalla pandemia, vorremmo metterci a disposizione della popolazione, ma il Comune, invece di venirci incontro ci ostacola”.

tassisti palermo

tassisti palermo

Sembra divenuta la più amara delle telenovele quella dei tassisti palermitani, alle prese con una crisi del settore senza precedenti. La loro voce è insistente, ma, nonostante i ripetuti appelli la politica non è ancora riuscita a trovare la giusta quadra. Come sempre, si fa portavoce del malumore dei tanti colleghi, palermitani e non, Carmelo Cintura. ” Noi tassisti di Palermo, nonostante i tanti problemi causati dalla pandemia, vorremmo metterci a disposizione della popolazione, ma il Comune, invece di venirci incontro ci ostacola”.

LA CHIAVE PER RIMETTERE IN MOTO IL SETTORE

Abbiamo appurato che al Comune di Palermo ci sono 936.000.00 € a disposizione per la popolazione disabile, anziana e anche autistici. Soldi concessi dallo Stato a tutti i capoluoghi d’Italia in base alla popolazione. La formula sarebbe che il Comune, dopo avere pubblicizzato questa possibilità, istituisse, tramite patronati, caf e uffici competenti dei vaucher. Ciò per consentire agli anziani, ai disabili e alle stesse famiglie con figli autistici che hanno problemi di mobilità di muoversi, ad esempio coi taxi per andare a vaccinarsi. Perché, ricordiamolo, c’è gente anziana a casa che non si può muovere in quanto, o priva di mezzi o perchè nessuno li accompagna. Con il risultato di essere costretti a non vaccinarsi se non addirittura cadere nel dimenticatoio tra le quattro mura delle proprie abitazioni”.

tassiti palermo
tassisti palermo

UNA SOLUZIONE CONVENIENTE A TUTTE LE PARTI IN CAUSA

Una soluzione che darebbe ossigeno anche a noi tassisti. Ci consentirebbe infatti – prosegue Cintura di muoverci e di lavorare anziché stare nei posteggi addirittura anche 7/8/9 ore per fare una corsa da 10€ . I problemi sono tanti, primo perché il comune sembra dormire. Poi perchè, anche se fosse possibile, noi come cooperative non avendo fondi iniziali non possiamo assicurare tali servizi. Perchè è da quando è iniziata la pandemia che le cooperative sono al collasso totale. Quello che chiediamo è un anticipo, anche di una minima parte di 20.000€ per poter iniziare a scambiare i vaucher e rimettere in moto la macchina del lavoro. Ciò che chiediamo è una soluzione, buona sia per il Comune che per le cooperative e i taxi ma, specialmente per aiutare la popolazione anziana e i disabili . Il Comune, da quando è iniziata la pandemia avrebbe potuto e dovuto fare di più per la popolazione: ccredo che sia giunto il momento che si sbracci per vedere cosa fare nel concreto”.