Termini Imerese, presto la gara per la messa in sicurezza dei fiumi Torto e Barrattina
Il governo regionale è pronto a stanziare quattro milioni di euro per mettere definitivamente al riparo colture e insediamenti industriali
L’Ufficio speciale per la progettazione di Palazzo Orleans ha predisposto la documentazione necessaria per pianificare gli interventi di messa in sicurezza dei fiumi Torto e Barrattina. I due corsi d’acqua attraversano il centro abitato di Termini Imerese, nel Palermitano, e a causa di forti piogge finiscono spesso per provocare danni e disagi.
L’annuncio del governo regionale
A dare la notizia è il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. “Stiamo bruciando le tappe – ha dichiarato – e a breve potrà essere effettuata una profonda operazione di pulizia degli alvei, con l’eliminazione della vegetazione e di tutti quei i detriti che si sono accumulati in tanti anni di mancata manutenzione. C’è l’assoluto bisogno di porre per sempre fine ai disastrosi allagamenti che ciclicamente si verificano in un’area nevralgica del paese e che, ogni volta, viene messa in ginocchio con grave pregiudizio per la propria economia”.
Il governo regionale è pronto a stanziare quattro milioni di euro per mettere definitivamente al riparo colture e insediamenti industriali. Ricevuto il “Documento di indirizzo alla progettazione”, la Struttura commissariale contro il dissesto idrogeologico può ora predisporre la gara per acquisire il progetto esecutivo.
Alluvioni e danni a Termini Imerese
Il Torto, in particolare, attraversa la zona in cui sorgono fabbriche e attività commerciali. Gli interventi previsti vedono anche la risagomatura degli argini e la loro ricostruzione. Uno degli ultimi disastrosi episodi risale al mese di gennaio. La zona già provata dall’alluvione tra il 6 e l’8 novembre è stata infatti messa in ginocchio da una nuova esondazione. Pesantemente colpite le campagne tra i comuni di Cerda, Sciara e Montemaggiore.
“I danni sono diffusi. Il fiume Torto è esondato nuovamente per un lungo tratto, distruggendo quel poco che era rimasto in piedi dopo l’alluvione di novembre scorso. Ha lasciato la devastazione dietro di sé. In questo momento, molte zone sono raggiungibili solo con mezzi agricoli pesanti. Ci sono frane su molte strade, quelle interpoderali sono quasi tutte bloccate da fango e allagamenti. A rischio c’ anche la Provinciale 21, unica via d’accesso a Sciara lato Palermo”. Così aveva spiegato il direttore della Cia Sicilia Occidentale, Luca Basset.
“Chiederemo alla Regione lo stato di calamità per queste zone che puntualmente, ad ogni pioggia sopra la media, tornano a soffrire gli stessi gravi problemi irrisolti da anni”.