Totò, comico napoletano e siciliano, protagonista a Palazzo Riso

Palermo omaggia il grande attore con un’iniziativa che sottolinea il profondo legame con la città, luogo natale della madre Anna Clemente

Totò, pseudonimo di Antonio De Curtis

“Totò in Sicilia – Totò partenopeo e parte siciliano”: è il titolo dello spettacolo che si terrà sabato 15 ottobre alle 19:00 a Palermo. 
Il settecentesco Palazzo Riso, sede del Museo Regionale di Arte Moderna e Contemporanea in corso Vittorio Emanuele 365, è la sede scelta per omaggiare il comico napoletano, legatissimo alla Sicilia. 
In primis, per via delle origini della madre: la signora Anna Clemente, infatti, era nata a Palermo il 2 gennaio del 1881. 
Ma anche per alcune tra le pagine più significative della sua cinquantennale vita di attore. 
Antonio De Curtis, questo il vero nome di Totò, coltivò sempre una relazione profonda con gli attori e gli autori siciliani
Lo spettacolo indagherà questo singolare aspetto della vita dell’artista, tra storie e sketches.
Prodotto da “Il Teatro di Ottavio“, una realtà fondata dall’attore e regista Ottavio Buonomo, l’evento è patrocinato dall’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana e dal Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.

SUBLIME INTERPRETE PIRANDELLIANO 

Totò non è stato soltanto un eccezionale talento comico, tale da meritarsi il soprannome di “principe della risata“. 
In considerazione dell’intensità con la quale interpretò alcuni ruoli drammatici, è considerato uno degli attori italiani di maggior talento di sempre, sia nella storia del teatro che in ambito cinematografico
Nel corso della sua eccezionale carriera, recitò in due pellicole tratte da altrettante opere dello scrittore agrigentino Luigi Pirandello, uno dei massimi esponenti della letteratura italiana di sempre, vincitore del Premio Nobel nel 1934. 
Questa è la vita“, capolavoro del 1954 diretto da Giorgio Pàstina, Mario Soldati, Luigi Zampa e Aldo Fabrizi, racconta quattro episodi tratti da altrettante novelle pirandelliane: “La giara”, “Il ventaglino”, “La patente” e “Marsina stretta”. 
Totò recito nel terzo, interpretando magistralmente lo “iettatore” Rosario Chiarchiaro: un’amara riflessione sui temi dell’ignoranza e della superstizione, dell’arretratezza culturale che non risparmia neppure chi dovrebbe garantire la giustizia.
Il meno conosciuto “L’uomo, la bestia e la virtù“, tratto dalla commedia omonima che Luigi Pirandello scrisse nel 1919, vide Totò recitare con stelle di Hollywood del calibro di Orson Welles e Viviane Romance.
L’attore interpreta mirabilmente il ruolo di Paolino De Vico, protagonista di una tresca extraconiugale. 
Il film fu però al centro di aspre controversie poichè i familiari di Luigi Pirandello respinsero la trasposizione cinematografica dell’opera, a loro dire troppo distante dallo scritto originario. 
Quella di Totò fu comunque una prova d’attore memorabile, alle prese con un tema, quello dell’ostentato perbenismo della borghesia, che lo scrittore agrigentino aveva affrontato attraverso la rappresentazione delle maschere. 

AMATISSIMO DA FRANCO FRANCHI 

Nel 1940 Totò fu protagonista, alla sua terza prova cinematografica, del film “San Giovanni Decollato” dell’autore Nino Martoglio, regista, sceneggiatore, scrittore e poeta originario di Belpasso, in provincia di Catania. 
Ed uno dei più grandi attori siciliani, Franco Franchi, grande ammiratore di Totò,  lo affiancò in “Capriccio all’italiana”, ultimo film di Totò con l’episodio “Cosa sono le nuvole” per la regia di Pier Paolo Pasolini.
Nel film con Franchi c’era Ciccio Ingrassia, del quale lo scorso 5 ottobre si è celebrato il centenario. 
E l’ultimo spettacolo teatrale di Totò si tenne proprio al Teatro Politeama a Palermo: improvvisamente divenne semicieco e recitò per il resto della sua vita solo al cinema.

L’INIZIATIVA A PALAZZO RISO 

Di tutto questo si parlerà con la nipote di Totò Elena Anticoli De Curtis, figlia della primogenita di Totò, Liliana, scomparsa nel giugno scorso a ottantanove anni. 
Previsti inoltre gli interventi di Ottavio Buonomo e dei coniugi Gianfranco Ponte e Leda Scuderi.
Una testimonianza molto importante, in video, sarà quella di Massimo Benenato, figlio di Franco Franchi, che parlerà del rapporto tra il celebre padre e il comico napoletano che annoverava tra i suoi estimatori un altro genio della risata, Charlie Chaplin.
Altro tema dell’evento, la rivalutazione di Totò nel corso degli anni da parte di tantissimi critici, autori e scrittori
Tra essi figura Ennio Bispuri, presente in video, che ha dedicato libri di successo come “Totò attore” e “Totò kolossal”.
In video anche Salvatore De Pasquale, in arte Depsa, al quale si deve il bellissimo disegno della locandina dello spettacolo. Sul palco si alterneranno canzoni, poesie e filmati inediti.
Nello specifico, saranno interpretati brani di successo del Principe come “Malafemmena”, “Carmè Carmè” e “Filomè” che Totò scrisse per Nino Taranto.

Il bellissimo disegno in locandina è di Salvatore De Pasquale, in arte Depsa

A seguire lo spettacolo sarà Vincenzo Sapienza, che realizzerà video e foto.

NUOVI PROGETTI ALL’ORIZZONTE 

L’idea è quella di dare vita diversi progetti sull’attore e “Totò in Sicilia”  manifesta la volontà di consolidare il connubio artistico tra gli attori Ottavio Buonomo e Gianfranco Ponte, suoi grandi ammiratori che negli anni, si sono distinti per aver rappresentato e portato alto il nome del Principe Antonio De Curtis attraverso vari mezzi.
A Totò, Ottavio Buonomo ha dedicato anche l’album “Totò, una via nel mio nome” e diversi spettacoli teatrali.
Gianfranco Ponte, invece, ha ideato il gruppo fb “I seguaci del Principe Totò – official group”.
Inoltre, è l’autore di un libro con cinquanta interviste a personaggi dello spettacolo che descrivono il loro rapporto con Totò e la stima nei suoi confronti. 
Artisti del calibro di Enrico Montesano, Giancarlo Governi, Pippo Baudo, Vittorio Marsiglia, Bud Spender, Franca Valeri, Massimo Boldi, Renzo Arbore, Corrado Taranto, Lino Banfi e lo stesso Ottavio Buonomo.