“Trasfusioni solo di sangue no vax” al figlio di 3 anni: ospedale vince ricorso contro genitori

Il piccolo, affetto da una cardiopatia, necessita di un delicato intervento chirurgico, ma i genitori, per motivi religiosi, si oppongono a trasfusioni da parte di donatori vaccinati

trasfusioni

E’ finita davanti al giudice la vicenda di un bambino di 3 anni, affetto da cardiopatia, a cui i genitori, detrattori del vaccino anticovid, hanno negato trasfusioni di sangue da parte di donatori vaccinati. La vicenda è accaduta al policlinico Sant’Orsola di Bologna, dove il piccolo deve sottoporsi ad un delicato intervento chirurgico al cuore.

I genitori, originari del Modenese, hanno provato a cercare volontari, non vaccinati, che donassero il sangue al figlio, ma l’ospedale si è opposto. Da lì lo scontro in tribunale, che vede oggi il giudice tutelare di Modena accogliere il ricorso dell’ospedale bolognese.

Accolto il ricorso del Sant’Orsola

A confermare la notizia è l’avvocato difensore dei due genitori, Ugo Bertaglia. A quanto si apprende, il giudice avrebbe ritenuto che sussistono garanzie di assoluta sicurezza nel sangue fornito dall’ospedale, qualunque sia la provenienza. Diviene così superabile l’obiezione dei genitori, legata a motivazioni religiose.

Il legale ha precisato inoltre che i suoi assistiti non hanno “mai negato il consenso all’intervento e lo hanno ribadito al giudice tutelare”, che li ha sentiti in udienza. Adesso si valuterà se impugnare la decisione del giudice.

“Trasfusioni solo di sangue no vax”

Come riferisce il quotidiano la Gazzetta di Modena, il caso è scoppiato qualche settimana fa. I genitori del piccolo paziente hanno infatti espresso ai medici il categorico rifiuto di sangue proveniente da individui vaccinati contro il Covid-19.

“È una storia che sta andando avanti da moltissimo tempo ed è una richiesta assurda quella di avere sangue da non vaccinati, priva di alcun fondamento scientifico”. A dichiararlo è Vincenzo De Angelis, direttore del Centro nazionale sangue. “La scelta del sangue è legata a precisi criteri di compatibilità e non a capricci. Usare quello di persone non vaccinate non ha alcun fondamento scientifico perché con la trasfusione non si trasmette il vaccino”.

I genitori del bambino, dal canto loro, avrebbero cercato di trovare donatori volontari non vaccinati contro il Covid. Per trasmettere il loro appello si sarebbero avvalsi di alcune chat. A quel punto, l’opposizione dei medici dell’ospedale e il ricorso agli avvocati da parte dei genitori.

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