Si chiamano Sabrina Fina e Massimo Carandente, la coppia di Palermo fermata insieme a Giovanni Barreca con l’accusa di omicidio plurimo e soppressione di cadavere. Anche i due coniugi, come il 54enne re-confesso di aver ucciso sua moglie e due dei tre figli, sono fanatici religiosi. La coppia e Barreca si sarebbero conosciuti durante degli incontri di preghiera in una chiesa evangelica. Sarebbero stati i due palermitani a istigarlo a uccidere i familiari, Angela Salamone di 41 anni e i due figli di 15 e 5 anni Kevin ed Emanuel, per liberare la casa da presenze demoniache e poi a partecipare materialmente ai delitti.
“Non importa se ti giudicano. Sappi che tu sei la/il figlia/o del GRANDE Giudice Dio Onnipotente!!! Chi ha orecchi oda!!! Il Signore Cristo Gesù benedica grandemente te e la tua famiglia”, si legge in uno degli ultimi post su Facebook pubblicato il 2 febbraio da Massimo Carandente. Il sospetto degli investigatori è che i coniugi hanno avuto un ruolo chiave nel triplice omicidio.
Barreca e il santone, chi è Roberto Amatulli
Nel profilo Facebook di Giovanni Barreca, diverse condivisioni di un certo Roberto Amatulli, noto già alle cronache. L’uomo, per anni parrucchiere a Bari, si è autoproclamato pastore evangelico e santone. Si è professato più volte un guaritore ma anche un esorcista. Tempo fa è finito al centro dell’attenzione de Le Iene, dopo aver ricevuto diverse segnalazioni. Tutte facevano riferimento al fatto che fosse fondatore di un gruppo religioso discutibile, capace di convincere i suoi seguaci ad abbandonare la propria famiglia nel nome di Dio.
Il bimbo in coma, poi morto
In passato, Amatulli ha dichiarato anche di aver risvegliato tramite la sua preghiera un bambino che si trovava in coma. Lo stesso, purtroppo, è morto dopo è morto. “È stata fatta la volontà del signore, è dura da accettare ma Dio è Dio. Abbiamo fatto tutto quello che si doveva fare per salvarlo” ha successivamente detto l’uomo.
Le rivelazioni di una vicina: “Antonella veniva picchiata”
“Mi sembrava diabolico, avevo paura di lui. Parlava del diavolo. Sentivo l’inferno in quella casa“, queste le dichiarazioni shock di una vicina di casa di Giovanni Barreca. L’uomo ha ucciso la moglie, Antonella Salomone, e i due figli maschi di 5 e 16 anni.
Barreca, 54 anni, ha chiamato i carabinieri confessando l’efferato delitto, dicendo che voleva liberare i familiari dai demoni. “Lui diceva sempre che non esiste Dio – aggiunge – e mi spegneva la luce della Madonnina perché per lui non esisteva un’altra immagine al di fuori da Dio”.
“I bambini non avevano i libri, è possibile che nessuno dalla scuola abbiano segnalato questo disagio?” dice la donna a pochi metri dalla villetta dell’orrore.
La violenza sulla moglie da parte del marito: “Antonella mi raccontava che il marito, Giovanni Barreca, la picchiava – svela la vicina di casa, Pascal Ballof –. Lei non stava bene qui, voleva tornare a Novara. Era una persona gentile. Pensavo magari che Antonella un giorno lasciasse il marito e non che facesse questa fine”. Sempre secondo la vicina, la 17enne sopravvissuta era “la figlia preferita dal padre”. La ragazza è tuttora sotto shock. Non è ancora chiaro se sia stata sedata dall’omicida.
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