Dall'Italia

Uccisa a fucilate l’orsa Amarena, simbolo del Parco Nazionale d’Abruzzo

Uccisa a fucilate, ieri alle 23, l’orsa Amarena, che tre giorni fa era stata ripresa mentre attraversava i vicoli di San Sebastiano dei Marsi, provincia dell’Aquila, con i due cuccioli. Fermato l’autore del gesto sconsiderato: l’orsa non aveva mai attaccato l’uomo. A darne notizia il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise sulla propria pagina Facebook: “Uccisa da una fucilata esplosa dal signor LA alla periferia di San Benedetto dei Marsi, fuori dal Parco e dall’Area Contigua. Sul posto sono prontamente intervenute le Guardie del Parco, in servizio di sorveglianza, vista l’area in cui Amarena era scesa coi suoi cuccioli. Sul posto è intervenuto il veterinario del Parco con la squadra di pronto intervento, che però ha potuto accertare solo la morte dell’orso vista la gravità della ferita”.

L’autore dell’uccisione è stato “identificato dai Guardiaparco e poi sottoposto ai rilievi a cura dei carabinieri”. E ancora: “L’episodio è un fatto gravissimo, che arreca un danno enorme alla popolazione che conta una sessantina di esemplari, colpendo una delle femmine più prolifiche della storia del Parco”. Un gesto per cui, conclude il Parco, “ovviamente non esistono motivazioni di nessuna ragione per giustificare l’episodio visto che Amarena, pur arrecando danni ad attività agricole e zootecniche, sempre e comunque indennizzati dal Parco anche fuori dai confini dell’Area Contigua, non aveva mai creato alcun tipo di problema all’uomo”.

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Francesca Catalano