Uccise il suo stupratore a 15 anni, ora deve risarcirne i familiari: la sentenza

Il fatto è accaduto negli Stati Uniti nel 2020. Ora la sentenza

uccise

Sta facendo discutere la sentenza emessa nei confronti di Pieper Lewis, 17enne americana che nel 2020 uccise un uomo di 37 anni in un appartamento di Des Moines. La ragazza, che all’epoca aveva solo 15 anni, accoltellò più di trenta volte il suo stupratore; oggi è stata condannata a 5 anni di libertà vigilata e al pagamento di 150.000 dollari, quale risarcimento alla famiglia del 37enne. Il fatto è accaduto nello stato di Iowa, negli Usa.

Pieper Lewis si è dichiarata colpevole delle accuse di omicidio colposo e lesioni intenzionali. Entrambe imputazioni punibili fino a dieci anni di carcere. Il giudice distrettuale della contea di Polk, David M. Porter, ha rinviato quelle pene detentive; dunque, se la giovane dovesse violare la libertà vigilata, potrebbe finire in carcere per vent’anni. Per quanto riguarda l’obbligo di risarcimento ai parenti, inoltre, il giudice ha spiegato che non vi è altra opzione: è obbligatorio ai sensi della legge dell’Iowa.

UCCISE IL SUO STUPRATORE: ORA IL RISARCIMENTO ALLA FAMIGLIA

Secondo quanto ricostruito, all’epoca dei fatti Pieper Lewis stava cercando di allontanarsi dalla madre violenta. Era finita così a dormire nei corridoi di un condominio. La ragazza ha raccontato che un uomo di 28 anni, inizialmente mostratosi generoso nei suoi confronti, avrebbe poi abusato di lei. L’avrebbe così costretta con la forza ad avere rapporti sessuali con altri uomini.

Tra questi, Zachary Brooks, il 37enne che l’avrebbe stuprata più volte fino a che lei non l’ha ucciso. La dichiarazione della giovane in merito alle violenze subite non è stata contestata dai pubblici ministeri. Questi hanno tuttavia rimarcato che il 37enne stesse dormendo nel momento dell’uccisione; non rappresentava pertanto un pericolo immediato.

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