Ucraina-Italia, mai 0-0 fu così prezioso: gli azzurri si qualificano ad Euro 2024
Una gara da dentro o fuori per Italia ed Ucraina, chiamate ad una vittoria che vale molto di più dei 3 punti in palio. La qualificazione ai prossimi Europei, che si disputeranno a giugno in Germania, passa infatti proprio dal risultato di Leverkusen.
Le due squadre sono consapevoli di non avere altre prove d’appello, e che il match non sia una gara come tante altre lo si evince sin dalle battute iniziali, con le due squadre che si affrontano a viso aperto non lesinando energie e cercando sin da subito gli spazi per poter far male all’avversario.
Primo tempo
Dopo i primi minuti di sofferenza sono gli azzurri di Spalletti a creare le occasioni migliori sotto porta, ma con scarsa convinzione e lucidità, accompagnate anche da un pizzico di sfortuna. A creare la prima palla gol è però la squadra di Rebrov con Tsygankov, che impegna dopo appena 4 minuti di gioco alla parata in tuffo Donnarumma. La risposta dell’Italia non tarda ad arrivare: a costruirla due minuti più tardi è Chiesa, il quale si divora letteralmente il vantaggio schiacciando male un pallone servitogli dalla destra. L’Ucraina non si lascia però intimidire anzi, al contrario, continua a pressare gli azzurri creando ancora un paio di occasioni ed andando ad un passo dal vantaggio al 14° con Sudakov, la cui conclusione dalla distanza viene respinta ancora in tuffo plastico da Donnarumma.
La reazione d’orgoglio per gli azzurri si registra una manciata di minuti più tardi con Barella, che costringe agli straordinari il portiere ucraino Trubin. A seguire prova a sbloccare il punteggio anche il terzino del Napoli Di Lorenzo con una doppia occasione: al 19° ed ancora al 28° minuto, quando il suo colpo di testa su angolo battuto da Dimarco sfiora il palo. Da lì in poi si moltiplicano le occasioni per la squadra di Spalletti e di contro diminuiscono le incursioni offensive degli avversari: di Frattesi, Chiesa e Raspadori le occasioni più clamorose di un primo tempo che si conclude puntuale al 45°, senza alcun ulteriore recupero concesso dal direttore di gara.
Secondo tempo
Nella ripresa l’Italia opera il primo cambio mettendo dentro Scamacca per Raspadori. La musica sembra non cambiare rispetto alla prima frazione di gioco, con gli azzurri ancora padroni del campo e gli ucraini pronti a giocare di rimessa. L’unica vera occasione però è quella capitata sui piedi di Chiesa al 59°, abile a concludere a giro sfiorando il palo della porta difesa da Trubin.
L’Ucraina sfrutta la velocità dei suoi uomini per partire in contropiede e, su uno di questi, per poco gli azzurri non capitolano: è il 64° quando Donnarumma buca un’uscita riuscendo comunque a rimediare e a salvare i suoi a seguito di una conclusione pericolosissima di Mudryk. Subito dopo è Tsygankov, su tacco smarcante di Dovbyk, a mettere i brividi alla difesa azzurra.
L’Italia tira fuori dal campo anche Zaniolo, infortunatosi, e Jorginho facendo spazio a Politano e Cristante. L’Ucraina sembra via via prendere in mano il pallino del gioco, mentre gli azzurri, schiacciati nella propria metà campo, danno l’impressione di voler limitare i danni, consapevoli dell’importanza del pari.
In pieno recupero, al minuto 93, un episodio dubbio in area azzurra: Cristante interviene su Mudryk che va a terra, per l’arbitro è tutto regolare.
Sarà l’ultimo sussulto di una gara vibrante e sofferta: 0-0 il risultato finale. Un punteggio che porta l’Italia dritta ai prossimi campionati Europei.
Fonte Immagine: informazione.it
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