La cameraman Marcella Chirchio ha vestito la divisa sociale della Polizia di Stato diventando socia dell’Anps sezione Monreale. Anche per suo padre stessa “investitura”. L’associazione nazionale Polizia di stato di Monreale da 12 anni si occupa di aiutare le famiglie indigenti, ma anche di legalità, sicurezza nelle scuole, di prevenire fenomeni sociali quali il cyberbullismo, il femminicidio e la pedofilia.
L’Anps ha svolto un ruolo attivo anche nella situazione pandemica Covid-19, occupandosi per esempio di far rispettare le misure di sicurezza all’interno del centro vaccinale di Monreale con l’obiettivo di garantire più vaccinazioni nel minor tempo possibile e coinvolgendo un numero sempre più alto di cittadini; ma anche fornendo aiuto a chi non poteva muoversi da casa per svariati motivi.“ Durante la pandemia – racconta Marcella Chirchio – l’Anps ha portato farmaci a domicilio ad anziani o gente in quarantena”.
Marcella Chirchio ha rispreso sempre con la sua videocamera l’operato delle forze dell’ordine, per una passione innata per la divisa e per un profondo senso di legalità e giustizia.
“Mi hanno sempre chiamato “la sbirra” – riferisce – proprio per la mia voglia di denunciare ciò che non va bene e il desiderio di combattere le ingiustizie”.
Lo stesso giorno anche Giovanni Chirchio, il padre della nota cameraman palermitana, ha vestito la divisa sociale della Polizia di Stato e ricevuto il tesserino Anps. “Mio padre è stato il mio maestro di vita – dice Marcella Chirchio – l’amore per la legalità e le buone maniere me l’ha trasmesso lui, quindi non poteva che ricevere anche lui il tesserino dell’associazione. È stato un momento commovente per entrambi”.