Nella campagna di vaccinazione anti Coronavirus stop alla somministrazione per il personale scolastico ( docenti, presidi, dipendenti, bidelli ecc.). La nuova ordinanza del Commissario nazionale straordinario dell’emergenza Covid-19 Figliuolo prevede che per i vaccini la priorità spetta a gli over 80/70/60 e alla categoria “estremamente fragili”.
Chi tra il personale della scuola ha ricevuto la prima dose di vaccino ((più del 70%), farà a breve il richiamo con AstraZeneca mentre per gli altri bisognerà aspettare; solo l’1% ha ricevuto la somministrazione del vaccino completa. Ovviamente, chi tra il personale scolastico rientra nelle categorie over 60/70/80 o fragili ha il diritto di essere vaccinato in questa fase.
Nella giornata di lunedì si è svolto un incontro tra i sindacati della scuola, Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda e il governo; richiesto di potenziare il tracciamento all’interno delle scuole con screening, emanare linee guida che assicurino omogeneità da parte delle Asl nell’adottare le necessarie misure di profilassi. E infine di aggiornare il protocollo per le attività scolastiche in sicurezza ridefinendo criteri e misure in relazione anche alle nuove varianti.
Intanto dal mondo della scuola non ci stanno a questo stop e promettono battaglia. “Non siamo d’accordo, dissentiamo fermamente: manca solo un quarto del personale della scuola da vaccinare e trattandosi di una categoria professionalmente esposta non tanto e non solo al contagio tra i suoi componenti ma anche perchè può veicolare il virus, bisogna fare in modo di eliminare questo rischio. Non è un privilegio per la categoria, lo stesso principio vale per il personale sanitario. Ci faremo sentire”. Queste le parole del presidente di Anp (Associazione nazionale presidi), Antonello Giannelli.