Vaccino anti Covid, paradosso in Fiera: “Assembrati prima di farlo”
Giudizi divergenti tra chi attende il turno per il tampone e chi quello dei vaccini, con i primi a lodare l’organizzazione e i secondi a lamentarsene.
E’ una macchina organizzativa tutta da oliare quella riguardante la somministrazione dei vaccini a Palermo. A confermarlo sono le stesse persone che da qualche giorno si recano alla Fiera del Mediterraneo. Per la precisione al primo dei nove hub vaccinali previsti dalla Regione (uno in ogni provincia). “Cento operatori – tra medici, infermieri e personale tecnico ed amministrativo – lavoreranno su due turni, dalle 8 alle 20, in 60 postazioni modulari”. Uno spiegamento di personale sanitario che tutto lasciava presagire meno che le lamentele di chi, per ore, si trova costretto a mettersi in fila. “Come si può vedere senza neanche le dovute misure precauzionali – lamenta una signora che preferisce rimanere nell’anonimato”. Effettivamente la scena che si presenta ai nostri occhi non è delle più confortanti. “Code pazzesche per un vaccino che, fissato per le 10, vede tanta gente farlo tra le 15 e le 16”.
UN’AMARA IRONIA
Se, come si suole dire, il buongiorno si vede dal mattino, c’è da stare poco allegri. Soltanto oggi infatti, alla redazione di Palermo Live, sono arrivate diverse lamentele in merito. Come quella che ha visto la moglie del signor Ferdinando, ultraottantenne malata di Alzheimer, vedersi rinviare, con un solo giorno di anticipo, una prenotazione per vaccino domiciliare fatta nientemeno che il 4 febbraio. Tornando alle code della Fiera del Mediterraneo di oggi, c’è chi la butta sulla più amara delle ironie. “Sarebbe il colmo beccarsi il Covid proprio un attimo prima di vaccinarsi. Non è così che dovrebbe funzionare – commenta un anziano signore.”
LA NOTA POSITIVA
Eppure, per dovere di cronaca, non tutto va male, anzi. “Sono entrata in fiera intorno alle 15 speranzosa di non trovare troppa folla – racconta a Palermo Live la signora R.D. Così non è stato, nonostante la fila di auto iniziasse grorsso modo dalla fine di via Imperatore Federico all’altezza della rotonda. Inizialmente mi sono scoraggiata, fino a quando ho capito che la stessa raggruppava sia chi doveva fare il vaccino che i tamponi. L’incolonnamento veniva in seguito smistato una volta giunti al cancello della fiera, e da lì devo ammettere che l’organizzazione è massima. In quanto, chi deve vaccinarsi segue un percorso chi deve fare il tampone un altro. A sua volta, chi per il tampone ha fatto la registrazione sul sito, come nel mio caso, può seguire una fila prioritaria. Il risultato è poi immediato: 5 minuti per sapere se sei negativo o positivo. Nel primo caso si torna a casa, nel secondo i sanitari indicano una piazzola dove sistemarsi. Fortunatamente vi sto parlando dal mio domicilio“.