Nuova variante Omicron, il ministero della Salute allerta le Regioni

Il ministero della Salute ha inviato una circolare alle Regioni sulla nuova variante Omicron, che preoccupa tutta Europa. Ecco cosa dice.

covid

La nuova variante Omicron preoccupa, e non poco, gli esperti del Cts e il governo. Il ministero della Salute ha diffuso una circolare destinata alle Regioni con alcune raccomandazioni da seguire. “In via precauzionale – si legge – il ministero raccomanda di rafforzare e monitorare le attività di tracciamento e sequenziamento in caso di viaggiatori provenienti da Paesi o in caso di focolai caratterizzati da rapido ed anomalo incremento di casi. E applicare tempestivamente e scrupolosamente le misure già previste previste per la quarantena e l’isolamento per la variante Delta”.

La nuova variante Omicron

Si legge ancora: “Si teme che l’elevato numero di mutazioni della proteina spike possa portare a un cambiamento significativo delle proprietà antigeniche del virus. Ma finora non sono state effettuate caratterizzazioni virologiche. Dunque, non ci sono prove di modificazioni nella trasmissibilità, nella gravità dell’infezione o nella potenziale evasione della risposta immunitaria”. Questa caratteristica può essere utilizzata per una rapida identificazione se non vi sia contemporanea circolazione di altre varianti simili.
La preoccupazione insomma è che possa essere più contagiosa proprio a causa dell’elevato numero di mutazioni.
A firmare la circolare il direttore alla prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza. “Tende ancora a peggiorare la situazione epidemiologica nel Paese. Data la situazione è bene continuare la campagna vaccinale. Ma al tempo stesso bisogna mantenere comportamenti prudenti. Seguiamo l’emergere della nuova variante e le sue caratteristiche”, ha detto.

Stop ai collegamenti con i Paesi a rischio

La variante Omicron preoccupa tutta Europa. Alcuni Paesi, tra cui l’Italia, sono già corsi ai ripari bloccando gli ingressi dai Paesi che hanno riscontrato una maggiore percentuale di casi di nuova variante. L’Italia ha bloccato i collegamenti con Botswana, Swaziland, Lesotho, Mozambico, Namibia, Sudafrica e Zimbabwe. Bloccato l’ingresso anche a chi ha soggiornato negli ultimi 14 giorni in uno di questi Paesi.