VIDEO | Bellolampo invasa dai rifiuti, Gelarda (Lega): “Situazione tragica”
La denuncia del capogruppo del Carroccio a Sala delle Lapidi. La replica dell’assessore al Ramo Sergio Marino.
“La situazione è tragica. Ci sono ventimila tonnellate di rifiuti, così come vengono raccolte in strada, lasciati qui e che non sono in questo momento trattabili“.
Così dichiara Igor Gelarda, capogruppo della Lega che si è recato nei giorni scorsi presso l’impianto di trattamento rifiuti di Bellolampo. Il consigliere comunale ha effettuato un sopralluogo per verificare lo stato dei luoghi.
LA SITUAZIONE A BELLOLAMPO
Un quadro agghiacciante quello che si evidenzia nelle immagini che ritraggono la struttura palermitana, considerato anche lo stato della sesta vasca e il progetto, ancora in alto mare, della settima.
“La sesta vasca è piena. Si potrà mettere soltanto qualcos’altro, ma serviranno delle autorizzazioni dalla Regione. Sulla settima vasca, dopo 36 mesi, il progetto sembra essere partito“.
Ma a rammaricare il rappresentante del Carroccio, è il tema dei mancati investimenti sul potenziamento tecnologico dell’area.
“L’Amministrazione comunale non ha mai investito risorse per far diventare Bellolampo una struttura di trattamento tecnologico dei rifiuti. I risultati sono questi, con spazzatura ammassata a Palermo e a Bellolampo“, conclude Gelarda.
LA REPLICA DELL’ASSESSORE MARINO
Intervenuto ai nostri microfoni, l’assessore Sergio Marino ha così risposto sullo stato della situazione all’interno della discarica di Bellolampo.
“Questa è una situazione nota, oggetto di diverse comunicazione da parte dell’azienda, correlate alla mancata realizzazione della settima vasca e alla mancata indicazione, da parte della Regione, di siti dove portare i rifiuti. Quindi l’azienda è stata obbligata e costretta ad accumularli nei piazzali”.
“Ora con l’approvazione dell’estensione della sesta vasca e con l’autorizzazione di 140.000 metri cubi da portare lì, l’azienda a poco a poco comincerà a smaltirli. Quindi l’impianto entrerà così a regime”.
“Io mi auguro che l’azienda possa, appena riceverà l’autorizzazione, partire subito con lo smaltimento. Quindi, nel giro di uno o due mesi potrà rientrare in regola tutto. La vera emergenza era prima, non ora”.