Ciò che gli riuscì ad Hamelin non è detto che il Pifferaio magico sarà in grado di ripeterlo a San Cipirello. Non fosse altro perchè, se nella fiaba dei fratelli Grimm, per liberare il paese dai topi riuscì a stringere un accordo con il borgomastro e la sua amministrazione, nel caso del comune alle porte di Palermo a mancare è proprio quest’ultima. Sciolta infatti nel 2019 per infiltrazioni mafiose, da allora, i residenti, 5000 in tutto, non hanno più una guida amministrativa.
Ecco dunque strade buie ma soprattutto popolate da topi, talmente tanti da indurre la gente a prestare attenzione affinchè non entrino in casa (a dirla tutta qualche segnalazione di tali ospiti indesiderati c’è stata). Insomma, una situazione incresciosa, con i commissari, da oltre due anni, chiamati a gestire gli atti di ordinaria amministrazione e a garantire il rispetto delle norme. Il tutto in una situazione resa ancora più complicata da una pandemia capace di far chiudere i battenti a tante attività. Come detto c’è però voglia di svolta, acuita da un degrado che adesso mette anche a rischio l’incolumità dei bambini, costretti a frequentare l’asilo in compagnia dei roditori.