Il 21 dicembre, Giove e Saturno, i due pianeti più grandi del sistema solare, saranno così vicini da formare la cosiddetta “Grande Congiunzione”, evento che non si verifica da quasi 800 anni. L’ultima volta che i due pianeti sono stati così vicini era il lontanissimo 1226. L’evento cadrà nel giorno del solstizio di inverno e sarà una delle congiunzioni più ravvicinate della storia. Da non perdere, visto che si prevede che per assistere ad un altro spettacolo del genere si dovrà attendere altri 20 anni, e addirittura altri 60 anni per rivedere i due pianeti così vicini tra loro.
Si parla di vicinanza o congiunzione dei due pianeti solo in relazione a come l’uomo percepirà l’evento dalla terra. In realtà un pianeta sarà a 886 milioni di chilometri e l’altro a 1619 miliardi di chilometri da noi. Tuttavia l’impatto visivo dell’evento che avrà l’uomo il 21 dicembre prossimo sarà quello di percepire i due pianeti come un unico punto di luce che brilla nel cielo.
Assistere allo spettacolo della “Grande Congiunzione”, a 4 giorni dal Natale, sarà come vedere una stella cometa, la stessa che secondo il Vangelo guidò i Re Magi venuti dall’oriente per adorare il Re dei Giudei. Secondo l’UAI, Unione Astrofili Italiani, “In nessun documento antico è riportato il passaggio di un oggetto cometario nel periodo in cui nacque Gesù. Possiamo essere ricondotti ad un evento assai interessante che si verificò per ben tre volte nel corso dell’anno 7 a.C.: la congiunzione fra i pianeti Giove e Saturno fra le stelle che delineano la costellazione dei Pesci.“
Da adesso fino ai prossimi giorni i pianeti si avvicineranno sempre di più tra loro. Il 21 dicembre si dovrà guardare in direzione sud-ovest tra le ore 17.00 e le ore 19.00. Superata questa fascia oraria, i due corpi celesti tramonteranno e non sarà più possibile osservare “La Grande Congiunzione”.