23 maggio, le iniziative per ricordare le stragi di Capaci e via D’Amelio

Nel pieno risptto delle norme anti contagio, anche quest’anno si terranno le celebrazioni in ricordo dell’anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio

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L’emergenza sanitaria non ferma le celebrazioni del 29° anniversario della strage di Capaci. Domani, 23 maggio 2021, saranno diversi gli appuntamenti che commemoreranno quel terribile giorno in cui furono tragicamente spezzate le vite di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Celebrata la memoria anche del sacrificio di Paolo Borsellino, consumatosi 57 giorni dopo, il 19 luglio. Insieme al magistrato, morirono anche i cinque agenti della scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

 #PalermoChiamaItalia

#PalermoChiamaItalia è l’iniziativa promossa a partire dal 2002 dal Ministero dell’Istruzione e dalla Fondazione Falcone. Lo scopo è quello di sensibilizzare gli studenti sul tema della legalità e di una cittadinanza consapevole. Previste una serie di attività didattiche e approfondimenti, culminanti nella giornata del 23 maggio. L’iniziativa vede la collaborazione della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, sotto l’Alto Patronato del Parlamento Europeo e con il Patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.

Ogni anno 70.000 studenti e centinaia di scuole partecipano alle attività. L’evento nel tempo ha, inoltre, ricevuto contributi d’alto livello. Si ricordano gli accordi siglati con l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), la Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM), l’Associazione Nazionale Magistrati (ANM). La partnership con la Rai conduce inoltre ad un palinsesto fatto di approfondimenti, documentari e film sul tema della lotta alla mafia.

#DicosaSiamoCapaci

Lo slogan scelto per le celebrazioni di quest’anno parla chiaro: #DicosaSiamoCapaci – Storie di ordinario coraggio. L’obiettivo è quello di dare risalto agli esempi positivi di impegno e altruismo.

Per questa ragione, il 23 aprile la Fondazione Falcone ha pubblicato un video sulla propria pagina Facebook invitando gli utenti a inviare un breve racconto di un gesto di coraggio, altruismo, solidarietà e inclusione. Un modo per coinvolgere sul tema delle responsabilità individuali, insomma; condividere quei gesti Capaci che mostrano il contributo che ciascuno può dare alla collettività.

Le campagne lanciate su Facebook e Instagram usano gli hashtag #dicosasiamoCapaci #23maggio #PalermoChiamaItalia.

I lenzuoli bianchi

Maria Falcone lancia anche la sfida dell’esposizione del lenzuolo bianco, simbolo di lotta per la legalità. “È vero non sarò possibile scendere in piazza ma abbiamo un modo semplice ed efficace per far sentire la nostra voce: il pomeriggio del 23 maggio esponiamo ai balconi un lenzuolo, come facemmo dopo le stragi, per dichiarare ancora una volta il nostro no alla mafia e a ogni forma di sopraffazione”.

La campagna #unlenzuolocontrolamafia è partita l’1 maggio con un video della Fondazione Falcone. Immagini storiche della Rai si intrecciano alle più recenti, dal momento che l’iniziativa si è ripetuta nel corso del tempo. Coinvolti quest’anno numerosi testimonal e i luoghi della bellezza e dell’arte simbolo del nostro Paese.

23 maggio, le celebrazioni ufficiali

Nel rispetto delle normative anti contagio, anche il 23 maggio di quest’anno vedrà l’avvio delle consuete celebrazioni con l’arrivo della Nave della Legalità al Porto di Palermo. Ad attenderla, alle 8.10, le delegazioni delle scuole di Palermo e di tutta la Sicilia. Alla presenza del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e di Maria Falcone, un’orchestra di studenti dell’Istituto Regina Margherita di Palermo eseguirà l’inno nazionale.

Si prosegue, poi, con la cerimonia istituzionale nell’Aula Bunker del carcere Ucciardone. Dopo i saluti della presidente Maria Falcone, si terranno gli interventi del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, del ministro della Giustizia, Marta Cartabia, del ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna. E ancora, quelli del capo della polizia, Lamberto Giannini, del comandate generale del carabinieri, Teo Luzi, del comandante generale della guardia di finanza Giuseppe Zafarana, del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. Il tutto avverrà alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

La celebrazione, trasmessa in diretta su Rai1 e sulla pagina Facebook della Fondazione Falcone, vedrà la premiazione degli studenti vincitori del concorso “Cittadini di un’Europa libera dalle mafie”, promosso dalla Fondazione Falcone e dal ministero dell’Istruzione.

Appuntamenti pomeridiani

Piazza Magione negli anni precedenti aveva ospitato le celebrazioni per la memoria, che quest’anno tuttavia non potranno avere luogo. Quest’anno la piazza ospiterà due gigantografie di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che proprio in quel quartiere sono cresciuti.

Alle 15, al giardino Quarto Savona Quindici, così denominato dall’auto della scorta del giudice Falcone coinvolta nella strage di Capaci, si terrà il rap contest con gli studenti di alcuni istituti superiori palermitani. Il progetto, organizzato dall’Associazione Quarto Savona Quindici, vede la guida di Luca Caiazzo, in arte “Lucariello”. Il giovane rapper napoletano eseguirà il brano rap realizzato con gli studenti per il ricordo dei caduti.

Alle 17.58 il campione Stefano Ghisolfi effettuerà l’arrampicata alla “Casina No Mafia”. Ad attenderlo i bambini delle Fiamme Oro con le foto dei 5 agenti delle scorta di Giovanni Falcone.

Le celebrazioni si chiuderanno all’Albero Falcone. Alle ore 17.58 sarà osservato il silenzio e la lettura dei nomi delle vittime delle due stragi. L’evento sarà trasmesso online dalla Fondazione Falcone su Instagram e Facebook. Alle ore 19 padre Sergio Catalano officerà una messa in suffragio delle vittime nella chiesa di San Domenico.

Istallazioni di arte contemporanea

La Fondazione Falcone ha, infine, lanciato un progetto di riappropriazione degli spazi urbani attraverso l’arte. “Partendo dalla convinzione che nel vuoto del distanziamento sociale imposto dalla pandemia si annidi il rischio che la mafia torni a conquistare luoghi propri di tutti i cittadini, abbiamo pensato di “occupare” gli spazi attraverso installazioni di arte contemporanea”, si legge su una nota firmata da Maria Falcone.

Una scelta che è anche un omaggio, nel ridare a Palermo la bellezza sfregiata dalla speculazione edilizia e dalla presenza mafiosa. L’iniziativa si concluderà il 23 maggio del 2022. La Fondazione Falcone e il Ministero dell’Istruzione hanno pensato ad un cammino di un anno con l’obiettivo di ricucire i legami con luoghi simbolo e coltivare le memorie.

L’inaugurazione del progetto si terrà proprio domenica 23 maggio alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella. Senza pubblico, l’evento avverrà all’Aula Bunker dell’Ucciardone, dove si trova la colossale installazione di Velasco Vitali dal titolo “Branco”.

54 cani a grandezza naturale, in ferro, lamiere e cemento, incarnano la fame di potere criminale, ma anche la reazione, la trasformazione in sentinelle a guardia della verità. Simbolicamente, un cane tutto d’oro vigilerà sul caveau con l’istruttoria del maxiprocesso contro Cosa Nostra.

Col plauso del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, il progetto comprende più opere: “La porta dei Giganti” di Andrea Buglisi, con due enormi ritratti su parete di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino; la statua “L’attesa”, del trentino Peter Demetz, che sotto l’Albero Falcone incarnerà l’attesa della giustizia e del ritorno di Giovanni Falcone e Francesca Morvillo. Infine, a Brancaccio, “Roveto Ardente” nei pressi della casa museo dedicata a don Pino Puglisi. L’opera di Igor Scalisi Palminteri simboleggia il sacerdote ucciso dalla mafia: il fiammifero che si spegne ma che ha appiccato il fuoco del coraggio.