Abolizione Ztl a Palermo, s’infiamma lo scontro Catania – Varchi

Un botta e risposta senza esclusione di colpi tra l’assessore alla Mobilità e la candidata sindaco di Fratelli d’Italia

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Abolizione della Ztl a Palermo: un tasto dolente, che vede lo scontro tra la candidata a sindaco di Fratelli d’Italia, Carolina Varchi, e l’assessore alla Mobilità, Giusto Catania.

Il fondatore della lista Sinistra civica ecologista attacca senza mezzi termini. “La prima cosa promessa dalla candidata sindaco della destra è l’abolizione della Ztl; poi passerà certamente alla cancellazione delle aree pedonali e all’eliminazione delle piste ciclabili. Carolina Varchi mostra subito il suo volto: la destra tenterà di cancellare le conquiste di civiltà ottenute in questi anni che hanno reso più vivibile la città di Palermo”.

“Negli ultimi anni la limitazione della presenza delle automobili nel Centro Storico, sul lungomare di Mondello, in via Emerico Amari e in via Ruggero Settimo ha ridato slancio alle attività economiche e reso più attrattiva, dal punto di vista turistico, la nostra città”. Così prosegue la nota di Catania. “La ricetta della destra è chiara: riportare le macchine davanti al Teatro Massimo, sul sagrato della Cattedrale e tra i monumenti riconosciuti patrimonio dell’umanità. Dobbiamo impedirlo e per questa ragione diventa prioritario evitare di consegnare la città a questi personaggi”.

Varchi: “Ztl solo per fare cassa sulla pelle di cittadini e commercianti”

La replica di Carolina Varchi non si è di certo fatta attendere. “L’assessore alla “immobilità” del Comune di Palermo considera Palermo più vivibile? – si legge in una nota – Lo racconti alle migliaia di palermitani e pendolari della provincia che ogni giorno trascorrono ore e ore della loro vita in auto grazie ai suoi scellerati provvedimenti. E poi la smetta di fare confusione solo per creare polemiche. Le isole pedonali davanti i principali monumenti della città non hanno nulla a che vedere con la sua ztl che serve solo a fare cassa sulla pelle di cittadini e commercianti. Comunque invito l’assessore Catania a fare insieme un giro in auto o sui mezzi pubblici per rendersi conto di quanto sia fallimentare il suo operato”.

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