Economia

Almaviva, grande adesione dei lavoratori allo sciopero, i sindacati: “Forte preoccupazione”

Si è tenuto stamattina il sit-in dei lavoratori Almaviva davanti alla Prefettura di Palermo. Un appuntamento che ha visto una massiccia di presenza di operatori del call center, che tornano a protestare dopo una lunga vertenza che sembrava averli messo in salvo.

Il subentro di Ita ad Alitalia, e il conseguente passaggio dell’appalto del servizio assistenza clienti a Covisian, aveva infatti  portato sull’orlo del licenziamento tanti lavoratori dei call center di Palermo e di Rende. La lotta dei sindacati era stata lunga e articolata e aveva infine condotto, nel mese di ottobre, ad un’ipotesi di accordo che, grazie all’applicazione della clausola sociale, metteva in sicurezza i lavoratori di Almaviva.

Ora, però, Covisian ha annunciato che non si è raggiunta l’intesa con Ita per la sottoscrizione del contratto per la fornitura del servizio di Contact center. La fornitura si concluderà dunque alla naturale scadenza del 30 aprile, ossia dopo sei mesi di attività. Si intende così risolto anche il verbale di accordo dello scorso 21 ottobre.

Almaviva, oggi la protesta in Prefettura

Oggi quindi i lavoratori Covisian operanti sul servizio clienti di Ita Airwais hanno scioperato chiedendo l’intervento del governo per salvaguardare 534 posti di lavoro tra Palermo e Rende. Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil di Sicilia e Calabria hanno inoltre chiesto, attraverso le Prefetture territoriali, la convocazione urgente del tavolo di crisi presso il Ministero del Lavoro.

“L’adesione media allo sciopero che, ad ora, risulta essere oltre il 90%, con turni che hanno toccato picchi del 100%, conferma la forte preoccupazione degli addetti coinvolti in questa paradossale vertenza. Lavoratrici e lavoratori, operanti in appalto per un committente pubblico, che a distanza di 6 mesi dal raggiungimento di un sofferto accordo presso il Ministero del Lavoro, si ritrovano di nuovo a vivere momenti di angoscia e apprensione per il proprio futuro occupazionale”. Così scrivono in una nota i sindacati.

Voci su assunzioni a Roma

A preoccupare i lavoratori si aggiungono “alcune notizie che si ricorrono da qualche giorno, secondo cui sembrerebbe che circa 70 persone siano state assunte a Roma per rispondere alle chiamate del servizio clienti di ITA”. Notizie non ancora confermate ma, se lo fossero, “si paleserebbe la chiara volontà di ITA Airways ad eludere quanto previsto dalla Legge 11/2016 in materia di clausola sociale da applicare per cambio appalto nel settore call center”.

I sindacati incalzano. “Oltre al comportamento di Covisian che si è tirata indietro rispetto agli impegni assunti in sede
istituzionale, riteniamo grave che il governo non sia nelle condizioni di far rispettare un accordo sottoscritto appena 6 mesi fa, ed ancor più grave sarebbe, se le indiscrezioni trovassero conferma, il tentativo di ITA di eludere la clausola sociale assegnando le attività ad altro fornitore senza garantire la continuità occupazionale sancita da una legge dello Stato”.

Le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil si dichiarano pronte a proseguire la loro protesta. In assenza di una convocazione, in breve tempo, i presidi di protesta attualmente in svolgimento a Palermo e Rende, saranno convocati sotto le sedi del Ministero del Lavoro e del Ministero dello Sviluppo Economico.

Orlando – Marano: “La tutela delle lavoratrici e dei lavoratori Almaviva è irrinunciabile”

“La tutela delle lavoratrici e dei lavoratori Almaviva è irrinunciabile. È necessario che si faccia chiarezza attorno al ritiro di Covisian ed è fondamentale che il ministro del Lavoro Andrea Orlando convochi un tavolo, prima delle festività pasquali, per confermare gli obiettivi concordati lo scorso ottobre”. Così hanno affermato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e l’assessora Giovanna Marano. Questa mattina entrambi si trovavano davanti alla Prefettura insieme ai lavoratori Almaviva.

“Serve un intervento urgente del Governo – proseguono – affinché si trovi la soluzione ad un problema che investe due importanti operatori del settore e soprattutto affinché venga rispettata l’applicazione della clausola sociale garantita dalla legge. Non c’è più tempo da perdere”. L’obiettivo principale resta quello di “garantire i livelli occupazionali delle lavoratrici e dei lavoratori della commessa Ita”.

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Redazione PL