Azienda Siciliana Trasporti, società interamente partecipata dalla Regione Siciliana, ancora sotto l’occhio dei riflettori. Si è appena dimesso, dopo appena una settimana di attività, il direttore generale dell’Ast Giovanni Amico subentrato a Ugo Fiduccia, ai domiciliari in seguito al suo coinvolgimento nell’inchiesta “Gomme Lisce” della Guardia di Finanza.
La nomina di Amico aveva provocato diverse polemiche. Quest’ultimo è coinvolto nell’inchiesta che riguarda l’Ast: Amico è stato presidente della commissione di una gara che, secondo la Procura di Palermo, sarebbe stata turbata. Amico, infatti, è chiamato in causa (per turbata libertà degli incanti, falso ideologico e materiale) sulla scelta del revisore contabile del bilancio. Secondo gli inquirenti, sarebbe stato proprio Amico a suggerire a Fiduccia come annullare l’aggiudicazione e cioè l’indicazione del “triennio sbagliato” nel bando di gara. Ad Amico viene anche contestata la retrodatazione, e dunque la presunta falsificazione, del verbale di gara utilizzato per giustificare la scelta di Genovese.
La notizia delle dimissioni arriva dopo le dichiarazioni, in commissione Antimafia dell’Ars, dell’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao. Quest’ultimo aveva annunciato l’avvio di una verifica da parte degli uffici di vigilanza sulle società partecipate rispetto alla posizione di Amico (subentrato a Ugo Fiduccia arrestato). “Dall’ordinanza emerge un verminaio assolutamente inaccettabile” – ha detto Armao.