Francesco Genovese è stato uno dei più autorevoli rappresentanti della comunità baucinese di tutti i tempi.
La sua prolifica attività di compositore ha varcato i confini dell’accogliente borgo in provincia di Palermo, noto soprattutto per la devozione a Santa Fortunata.
Grazie al suo autorevole impegno, Baucina vide rifiorire la propria banda musicale, un fiore all’occhiello per il territorio e motivo di orgoglio per i suoi abitanti.
A trent’anni esatti dalla dipartita, avvenuta il 26 luglio del 1992, il Comune lo ricorda con un evento speciale.
Un’occasione straordinaria per riscoprire il talento musicale del Maestro, che collaborò con il regista Luchino
Visconti.
Francesco Genovese, infatti, rielaborò musicalmente brani famosi quali “Il Ballo delle Zingarelle” e “La Bella Gigogin”.
Sia il primo, tratto dall’opera “La Traviata” di Giuseppe Verdi – adattato all’esecuzione di una fanfara di massimo quindici elementi – che il secondo, del compositore milanese Paolo Giorza, furono inseriti nel celeberrimo film – capolavoro “Il Gattopardo” del 1963.
L’evento, in programma per martedì 26 luglio alle 21:00 in piazza Santa Fortunata, si intitola semplicemente “Serata in ricordo del Maestro Francesco Genovese”.
Il direttore artistico è Francesco Staropoli, ricercatore, storico, attento conoscitore del culto di Santa Fortunata e custode delle memorie e delle tradizioni di Baucina.
Sostenuta e patrocinata dal Comune di Baucina guidato dal sindaco Fortunato Basile, l’iniziativa vedrà la partecipazione e l’esibizione dei complessi bandistici baucinesi.
Ovvero, l’Associazione Musicale “Francesco Genovese” e l’Associazione Culturale “Amici della Musica Francesco Mauro” , rispettivamente dirette dai Maestri Antonio Albanese e Salvatore Mauro.
Un momento di aggregazione ma anche di riflessione per Baucina, che volgerà lo guardo al passato, ripercorrendo le tappe della carriera del grande Maestro, figlio di Maria Taibi e dell’ufficiale postale Alfonso, organista nella Chiesa Madre.
I due complessi bandistici eseguiranno un programma di marce sinfoniche composte dal Maestro Francesco Genovese unitamente ad altre composte dai Maestri Antonio Albanese e Salvatore Mauro.
“Omaggeremo il Maestro – spiega Francesco Staropoli – con un concerto a cura delle nostre bande musicali, in occasione del trentesimo anniversario della sua dipartita”.
“Sarà una serata di musica e di testimonianze – precisa – alla presenza di Maestri e musicisti che lo hanno conosciuto”.
“Una manifestazione – conclude – finalizzata a promuovere la cultura musicale bandistica che caratterizza Baucina, tramandata nel tempo proprio grazie a figure come quella del Maestro Francesco Genovese, compositore e musicista di grande fama”.
Francesco Genovese nacque il 13 agosto del 1894, ultimo figlio di una numerosa famiglia.
Sin da piccolo, venne a contatto con il mondo della musica e, alla tenera età di cinque anni, apprese dal padre le prime nozioni teoriche.
A indirizzarlo verso la scuola del Maestro Antonio Cuti nel vicino paesino di Ciminna, fu Pietro Marincola.
Maestro anch’egli e compositore, in quel periodo dirigeva la banda musicale di Baucina.
Grazie al cugino Antonio Genovese, professore di Contrappunto e Armonia al Reale Conservatorio di Palermo e di Firenze, si iscrisse all’età di quindici anni al Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Palermo.
Nel 1912 si diplomò in tromba e due anni più tardi in strumentazione per banda, sempre con il massimo dei voti nel tempo
in cui era direttore dello stesso Conservatorio il Maestro Francesco Cilea.
Durante il primo conflitto bellico mondiale, fu chiamato alle armi come ufficiale, precisamente con il grado di tenente.
Durante l’esperienza del fronte, fondò e diresse una banda militare.
In quegli anni, ebbe il grande onore di trascrivere in musica e far eseguire per la prima volta l’inno “Canzone del Monte Grappa”.
Cantato in coro da oltre ventimila soldati italiani, era stato scritto dal generale Emilio De Bono – considerato l’autore del testo – e dal capitano Antonio Meneghetti, considerato l’autore della musica.
Successivamente si recò a Roma, dove frequentò la scuola di perfezionamento del celebre compositore Alessandro Vessella e del Maestro Carlo Graffeo.
In quegli anni, conobbe alcuni nomi celebri del panorama musicale dell’epoca quali Ernesto Abbate, Pietro Mascagni e Arturo Toscanini.
Agli inizi degli anni sessanta, avviò la prestigiosa collaborazione con il Maestro Nino Rota e con il regista e sceneggiatore Luchino Visconti, esponente dell’aristocrazia milanese.
La fama di Francesco Genovese, all’epoca, aveva già abbondantemente varcato le soglie della sua piccola Baucina.
Merito della sua prolifica e qualificata attività di compositore, che annovera oltre duecento composizioni per banda, sempre apprezzate per la loro elevata fattura.
Senza dimenticare le composizioni di carattere sacro, tra le quali svetta la suggestiva “Messa cantata per coro a ritmo misurato”.
Particolarmente degne di menzione sono le marce sinfoniche “Afosa”, “Genoveseide”, “Manierosa”, “Fortunata”, “Paoletta”, “Mariolina”, “Cettinella”, “Maliziosa” “Scettica”, “Baucinese”, “Libertina”, “Pudica” e “Fantasiosa”.
Tra le marce funebri spiccano “È morto!”, “Pietà per i Morti” e “Corteo Funebre”.
Straordinario, anche il “Concertino per Flicorno Baritono Obbligato”.
Nella lunga e laboriosa vita di Francesco Genovese, scomparso quasi centenario, trovò spazio anche l’attività politica.
A Baucina, alternò sino alla fine l’attività di Maestro e compositore a quella di amministratore comunale che lo condusse a ricoprire anche la carica di vicesindaco.
Oltre, ovviamente, a quella di instancabile divulgatore musicale: avviò con successo allo studio della musica centinaia di giovani.
Alcuni di essi hanno anche intrapreso una brillante carriera di strumentisti.
Ai suoi funerali parteciparono, oltre alla locale banda che gli era stata intestata, altre cinque bande musicali provenienti da vari paesi della provincia di Palermo.
Accorse a dare l’ultimo saluto a colui che alla musica aveva donato tutta la sua vita e tutto se stesso, senza risparmiarsi.
La gratitudine della comunità baucinese per il Maestro non è legata solo al suo immenso talento.
Dalla metà degli anni cinquanta fino al 1968 il paese era sprovvisto della banda musicale.
Nel 1968, grazie all’opera dell’indimenticabile parroco Don Giuseppe Callari, da poco arrivato a Baucina, e dell’inossidabile Francesco Genovese, la banda rifiorì avviandosi verso un nuovo, fulgido capitolo.
Nel 2008 il Comune di Baucina ha istituito un Concorso Bandistico Regionale in memoria del Maestro Francesco Genovese.
La manifestazione, patrocinata dalla Regione Siciliana, si tiene ogni anno a Baucina nel mese di settembre nei giorni che precedono le celebrazioni in onore di Santa Fortunata.