Decathlon a Palermo? “Difficile se lasciano a spasso lavoratori ex Auchan”

E’ questa la conditio sine qua no imposta dai sindacati: “Altrimenti costi sociali troppo elevati per la città. Palermo realtà sociale diversa dalle altre”

“Questo matrimonio non s’ha da fare”: la maledizione che vuole Decathlon lontana dal capoluogo siciliano continua, o almeno così sembra. Questa volta l’intoppo è dovuto agli ex lavoratori Auchan che, a quanto sembra, il grande marchio dedicato agli articoli sportivi non vuole assorbire.

IL SUB APPALTO DI CONAD

Il mega centro da circa 9000 metri quadrati lasciato da Auchan, infatti, è stato rilevato da Conad che ha dato in appalto ad una consociata, Pianeta Cospea, la gestione proprio dell’Ipermercato di Conca d’Oro. Ma lo spazio occupato da Conad non corrisponde alla totalità degli spazi lasciati da Auchan. Come fatto in altre occasioni in giro per l’Italia Conad, con l’apertura degli Ipermercati, da in sub appalto un ramo della concessione, quella per i così detti ‘settori diversi’.

L’ESEMPIO OVIESSE

In passato accordi sono stati chiusi, ad esempio, con Oviesse che ha rilevato, in media, un terzo della superfice di altri ipermercati passati a Conad o ai suoi consociati. E a Palermo sembra stia per succedere la medesima cosa. Dei 180 dipendenti di Auchan, infatti, Conad ne ha rilevato 120. Dei 60 rimasti fuori 22 hanno accettato la proposta di esodo incentivato mentre in cassa integrazione ne restano 38.

decathlon palermo
Al Conca d’Oro il possibile nuovo Decathlon di Palermo

I SINDACATI ALZANO LA VOCE

Dalla parte dei 38 lavoratori, comprensibilmente sulle spine si schiera il sindacato Uiltucs, che più degli altri ha seguito da vicino la vicenda. A parlare è Marianna Flauto. Bisogna far comprendere a Decathlon come a chiunque venga ad investire da noi che Palermo non è una città senza regole ma che qui valgono le stesse norme valide in tutto il Paese. Rilevando una parte della superfice e della licenza Auchan Decathlon deve anche rilevare i 38 dipendenti attualmente rimasti in cassa integrazione. Si tratta di lavoratori proprio del settore ‘merci varie’ dunque assolutamente qualificati per l’attività di addetti alla vendita Decathlon”.

PALERMO REALTA’ DIVERSA

Altrove Decathlon ha messo in atto operazioni simili per poi assumere personale diverso ma questo è avvenuto a fronte di massive adesioni agli esodi incentivati  che qui non è avvenuta. “E’ abbastanza facile comprenderne i motivi visto che i territori in questione offrono maggiori prospettive occupazionali e dunque si è creata una condizione ottimale. Qui non è così e Dacathlon deve farsi carico del personale come prevede la legge”.

GARANZIE OCCUPAZIONALI SU TUTTO

Il sindacato sottolinea anche che se così non fosse i costi sociali sarebbero elevati per la comunità non solo sul fronte prettamente occupazionale. “Oltre alla perdita del lavoro per i 38 dipendenti in questione la collettività si troverebbe a pagare da un lato la Cassa integrazione e dall’altro gli incentivi per le nuove assunzioni ,tutti a carico dei contribuenti. Chi arriva per investire deve essere aiutato e accompagnato ma questo non sembra corretto e le Istituzioni devono vigilare affinché l’ingresso di Decathlon a Palermo non avvenga violando le leggi sulla garanzia dei livelli occupazionali”